canzignos ha scritto: e con il piano di appoggio all'interno del pistone rettificato.
Beh non saprei se sia necessario portare le lavorazioni a livello di rettifica, forse non e` necessario, quello che invece e` necessario e` che siano due materiali differenti, per evitare che a livello microscopico le scabrosita` di lavorazione siano dello stesso ordine di grandezza... mi spego meglio,
immaginiamo di ingrandire le superfici apparentemente liscie di un materiale lavorato, ad esempio acciaio, avremo delle cuspidi alternate a delle valli, tipiche della lavorazione e del tipo di materiale, saranno piu` o meno uniformi per passo ed altezza, ora immaginiamo di prendere un pezzo dello stesso materiale con la stessa lavorazione e di poggiarcelo sopra, otterremmo che le cuspidi dell'uno si incastreranno nelle valli dell'altro, ottenendo quasi degli degli incastri perfetti, e servira` una notevole energia da applicare se volessimo far scorrere l'uno sull'altro.
Se ora noi prendessimo un pezzo di altro maeriale, ad esempio di bronzo o altro metallo similare, lavorato nello stesso modo e lo sostituissimo a quello di prima noteremmo che di energia per far scorrere l'uno sull'altro i due pezzi, ne serve molto meno... miracolo? ...no fisica.
Se noi andassimo ad ingrandire la superficie del secondo metallo, noteremmo che la superficie avra` rugosita` (cuspidi e valli) molto differenti dal metallo su cui scorre, quindi avremmo pochi e difficili incastri tra le relative cuspidi e valli ed e` questa scarsa propensione all'incastro che determina il minor attrito.
La cosa importante e` che per evitare attriti con forti carichi i metalli, od i materiali siano differenti, come le bronzine di un albero rispetto allo stesso, ovviamente il tutto vada ben lubrificato, altrimenti si otterrebbe con l'uso, un autolisciamento delle cuspidi e delle valli ricadendo parzialmente nel caso precedente.
Nel caso che i due metalli, siano obtortocollo uguali, quello che serve e` una preparazione particolare della superficie ed una lubrificazione specifica, che intrappolata nelle valli artificialmente prodotte fa da cuscino (cuscinetto?) tra le due superfici, come ad esempio la fioratura (raschiettatura) delle guide del tornio.
http://www.orologiko.it/public/12/SCHAUBLIN70-6.jpgcanzignos ha scritto:Pero' poi stavo pensando anche al codolo del pistone ed al diametro interno della top-hat. Se io misurassi il codolo del pistone in modo micrometrico e rilevassi una misura (X),(sempre sperando che naturalmente non sia conico all'interno del pistone stesso), mi potresti indicare di quanto a tuo avviso dovrei maggiorare il foro della bussola per avere la molla guidata nel modo migliore
Tranquillo il codolo e` ricavato da un profilo industriale e la sua cilindricita e` garantita dalle lavorazioni a cui e` andato soggetto (trafilatura), per le tolleranze non ci sono problemi lo stesso... personalmente io procedo nel seguentre modo, la prima lavorazione che eseguo sia che si tratti di top-hat che di guidamolla, e` la foratura, eseguita` con punte elicoidali e finita con alesatore, questo garatisce, se ce ne fosse bisogno che il foro e` del giusto diametro e senza deformazioni, che si avrebbero serranado nel mandrino metalli teneri o polimeri, eseguendo poi una foratura importante... che lascia poco materiale (1-2mm) a costituire il pezzo.
ciao max
P.S. ad ogni modo il tuo amico tornitore dovrebbe sapere il fatto suo, quindi niente paura.. :-)