scatti e miglioramenti...
Inviato: 13 maggio 2016, 10:37
A volte mi chiedo quale sia il limite ai possibili miglioramenti delle nostre carabine o se questo sia proprio il imite della nostra fantasia... naturalmente non mi riferisco a miglioramenti in qualche modo misurabili o dimostrabili, ma anche a quelle che sono cosi` impalpabili che serve una profonda onesta` intellettuale, perche possano essere archiviati tra le "sensazioni", dove cioe` il confine tra il non misurabile ed il millantare, e` sottile come non mai.
Mi riferisco alle eventuali migliorie apportabili ad un ottimo prodotto, ormai sulla breccia da decenni e decenni, che a volte, equipaggia le nostre carabine a molla... sto parlando del miglior scatto di serie che mamma HW abbia mai costruito, il rekord, questo splendido scatto che e` stato copiato, oltre che dai cinesi, anche da Lady Air Arms, che l'ha reso piu` semplice da produrre, perche` ha un componente una cerniera ed perno in meno, ma anche un "pelo" piu` critico da regolare.
Ok ora ai cultori della controparte, sita in terra d'Albione ovvero i seguaci della AA TX200 o della Prosport, si drizzera` il pelo sulla schiena a leggere queste righe, ma che ci posso fare?
Sono di parte e "lo rivendico con orgoglio", il mio nickname ha una desinenza arcinota e geograficamente inquadrabile, tutte le mie carabine sono made in Zella-Mehlis, ovvero la stessa cittadina dove hanno mosso i primi passi "aziendine" come la Walther e la Anschütz.
naturalmente il mio parteggiare per mamma HW non e` una scelta ideologica ma tecnica ed economica, mi piace la condivisione dei componenti, cosa largamente diffusa in HW, avere una guarnizione di scorta della TP che e` possibile usare su una qualsiasi delle mie springer mi fa sentire in qualche modo al sicuro, mi sembra di aver speso bene le "sudate" risorse economiche che ci ho impegnato.
Tornando a noi ed allo scatto in questione, immagino che tanti si saranno impegnati nel modificarlo, lucidando piani di scatto, ma quello che e` venuto in mente al mio amico Danilo, non riguarda questo tipo di lavorazioni.
In quel della Val Brembana, l'aria e` spesso asciutta e pungente, fa maturare ottimamente splendidi formaggi ed ossigena bene anche quei pochi neuroni reduci dalla vita di tutti i giorni, che ognuno di noi si porta appresso, insomma al mio amico Danilo un giorno che tirava un'arietta fresca ed invitante, venne in mente di mettere mano al rekord "di scorta", che si era comperato via rete, perche` era da tanto che voleva provare a rendere migliore quello della sua 977k e per questo se ne era preso uno di ricambio, hai visto mai... di preciso non sapeva nemmeno lui cosa fare o da dove cominciare, ma qualcosa lo spingeva a smontare e studiare quello scatto sacrificale, pezzo per pezzo.
La prima cosa che fece fu quella di procurarsi una busta, di quelle trasparenti da supermercato reparto frutta, per non incorrere nella stessa disavventura che il comune amico e maestro GSB era incorso, tempo addietro.
Giuseppone, pur concentrato ed accorto come sempre, nella delicata fase di smontaggio del proprio rekord, sfilando un pernetto aveva inavvertitamente fatto schizzare via la molletta del pezzo a "C" che interagisce con la sicura e col gancio del pistone.
Come nelle migliori tradizioni, la piccola molla sembrava fosse stata fagocitata dal pavimento, dopo un congruo ed infruttuoso lasso di tempo speso a setacciare ogni angolo della stanza, decise di desistere e di costruirsene un'altra con del filo di acciaio armonico, riusci nell'intento e rimonto lo scatto, per giunta inventandosi tout court, un metodo di riassemblaggio che non prevede attrezzatura specifica (cacciavite piegato), come si vede in rete, ma con una sola precisa sequenza, rese di nuovo operativa la sua HW950.
A volte quando era sovrapensiero, la sua mente tornava a quella molla che apparentemente si era smaterializzata, poi piu` nulla.
Circa un mese piu` tardi, mentre ormai credeva di aver archiviato anche il capitolo della misteriosa sparizione, ecco che sedendosi in poltrona, vide "qualcosa", una specie di pagliuzza, in trasparenza sulla tenda della sala da pranzo, a circa 50 cm da terra, guardo` meglio avvicinandosi e la pagliuzza divento` la sagoma inconfondibile della molletta del rekord.
Era accaduto che schizzando via dallo scatto, la molla aveva impattato sulla tenda rimanendovi impigliata in qualche modo e che, ironia della sorte, proprio GSB, l'aveva nascosta alla vista, aprendo le tende per dare piu` luce alla stanza, nel tentativo di ricerca vano ed infruttuoso.
Non so se Giuseppone abbia sgranato un rosario di sacripanti prima dopo o durante la ricerca, di sicuro si affretto` a raccontarci via Skype il fattaccio, fornendoci per giunta la prevenzione a tali sgraditi fenomeni, una semplice busta di plastica, possibilmente trasparente dove smontare "ordigni" che hanno molle e mollette in agguato, pronte a schizzare nei posti piu` bui ed inimmaginabili.
Armeggiando nella busta di plastica, il nostro eroe della bergamasca, si accinse cosi` a disassemblare lo scatto e mentre procedeva, si stupi` del gioco eccessivo che avevano tra loro alcuni leveraggi...
forse fu questo che lo spinse a prendere provvedimenti in tal senso, per cui armato di un micropisatrini di ottone ed uno spessore, appositamente tornito in delrin, riempi` i vuoti eccessivi tra alcuni pezzi ed alla fine rimonto il tutto.
Racconta Danilo che diminuendo i gradi di liberta`, o meglio eliminando movimenti parassiti e lasciando il solo grado di liberta` previsto per quel pezzo, la precedente taratura dello scatto va a farsi benedire, per cui e` necessario armarsi di pazienza e di cacciaviti, per fare ex-novo la taratura.
Alla mia domanda su cosa provasse lui, tirando il grilletto alla carabina col rekord "sistemato" rispondeva: "Ehh... non te lo saprei spiegare a parole, ma se prima spari con una HW "normale" e poi spari con la mia, ti accorgi subito della differenza... :) ".
Quindi come anticipato prima, siamo nel campo delle "sensazioni", su un terreno insidioso perche` basta raccontare questa storia spostando qualche virgola, oppure usando qualche aggettivo di troppo per invadere il millantato credito, anche se non ho minimamente dubbi sulla onesta` intelletuale di questo Homo Faber della Bergamasca.
ciao max
Mi riferisco alle eventuali migliorie apportabili ad un ottimo prodotto, ormai sulla breccia da decenni e decenni, che a volte, equipaggia le nostre carabine a molla... sto parlando del miglior scatto di serie che mamma HW abbia mai costruito, il rekord, questo splendido scatto che e` stato copiato, oltre che dai cinesi, anche da Lady Air Arms, che l'ha reso piu` semplice da produrre, perche` ha un componente una cerniera ed perno in meno, ma anche un "pelo" piu` critico da regolare.
Ok ora ai cultori della controparte, sita in terra d'Albione ovvero i seguaci della AA TX200 o della Prosport, si drizzera` il pelo sulla schiena a leggere queste righe, ma che ci posso fare?
Sono di parte e "lo rivendico con orgoglio", il mio nickname ha una desinenza arcinota e geograficamente inquadrabile, tutte le mie carabine sono made in Zella-Mehlis, ovvero la stessa cittadina dove hanno mosso i primi passi "aziendine" come la Walther e la Anschütz.
naturalmente il mio parteggiare per mamma HW non e` una scelta ideologica ma tecnica ed economica, mi piace la condivisione dei componenti, cosa largamente diffusa in HW, avere una guarnizione di scorta della TP che e` possibile usare su una qualsiasi delle mie springer mi fa sentire in qualche modo al sicuro, mi sembra di aver speso bene le "sudate" risorse economiche che ci ho impegnato.
Tornando a noi ed allo scatto in questione, immagino che tanti si saranno impegnati nel modificarlo, lucidando piani di scatto, ma quello che e` venuto in mente al mio amico Danilo, non riguarda questo tipo di lavorazioni.
In quel della Val Brembana, l'aria e` spesso asciutta e pungente, fa maturare ottimamente splendidi formaggi ed ossigena bene anche quei pochi neuroni reduci dalla vita di tutti i giorni, che ognuno di noi si porta appresso, insomma al mio amico Danilo un giorno che tirava un'arietta fresca ed invitante, venne in mente di mettere mano al rekord "di scorta", che si era comperato via rete, perche` era da tanto che voleva provare a rendere migliore quello della sua 977k e per questo se ne era preso uno di ricambio, hai visto mai... di preciso non sapeva nemmeno lui cosa fare o da dove cominciare, ma qualcosa lo spingeva a smontare e studiare quello scatto sacrificale, pezzo per pezzo.
La prima cosa che fece fu quella di procurarsi una busta, di quelle trasparenti da supermercato reparto frutta, per non incorrere nella stessa disavventura che il comune amico e maestro GSB era incorso, tempo addietro.
Giuseppone, pur concentrato ed accorto come sempre, nella delicata fase di smontaggio del proprio rekord, sfilando un pernetto aveva inavvertitamente fatto schizzare via la molletta del pezzo a "C" che interagisce con la sicura e col gancio del pistone.
Come nelle migliori tradizioni, la piccola molla sembrava fosse stata fagocitata dal pavimento, dopo un congruo ed infruttuoso lasso di tempo speso a setacciare ogni angolo della stanza, decise di desistere e di costruirsene un'altra con del filo di acciaio armonico, riusci nell'intento e rimonto lo scatto, per giunta inventandosi tout court, un metodo di riassemblaggio che non prevede attrezzatura specifica (cacciavite piegato), come si vede in rete, ma con una sola precisa sequenza, rese di nuovo operativa la sua HW950.
A volte quando era sovrapensiero, la sua mente tornava a quella molla che apparentemente si era smaterializzata, poi piu` nulla.
Circa un mese piu` tardi, mentre ormai credeva di aver archiviato anche il capitolo della misteriosa sparizione, ecco che sedendosi in poltrona, vide "qualcosa", una specie di pagliuzza, in trasparenza sulla tenda della sala da pranzo, a circa 50 cm da terra, guardo` meglio avvicinandosi e la pagliuzza divento` la sagoma inconfondibile della molletta del rekord.
Era accaduto che schizzando via dallo scatto, la molla aveva impattato sulla tenda rimanendovi impigliata in qualche modo e che, ironia della sorte, proprio GSB, l'aveva nascosta alla vista, aprendo le tende per dare piu` luce alla stanza, nel tentativo di ricerca vano ed infruttuoso.
Non so se Giuseppone abbia sgranato un rosario di sacripanti prima dopo o durante la ricerca, di sicuro si affretto` a raccontarci via Skype il fattaccio, fornendoci per giunta la prevenzione a tali sgraditi fenomeni, una semplice busta di plastica, possibilmente trasparente dove smontare "ordigni" che hanno molle e mollette in agguato, pronte a schizzare nei posti piu` bui ed inimmaginabili.
Armeggiando nella busta di plastica, il nostro eroe della bergamasca, si accinse cosi` a disassemblare lo scatto e mentre procedeva, si stupi` del gioco eccessivo che avevano tra loro alcuni leveraggi...
forse fu questo che lo spinse a prendere provvedimenti in tal senso, per cui armato di un micropisatrini di ottone ed uno spessore, appositamente tornito in delrin, riempi` i vuoti eccessivi tra alcuni pezzi ed alla fine rimonto il tutto.
Racconta Danilo che diminuendo i gradi di liberta`, o meglio eliminando movimenti parassiti e lasciando il solo grado di liberta` previsto per quel pezzo, la precedente taratura dello scatto va a farsi benedire, per cui e` necessario armarsi di pazienza e di cacciaviti, per fare ex-novo la taratura.
Alla mia domanda su cosa provasse lui, tirando il grilletto alla carabina col rekord "sistemato" rispondeva: "Ehh... non te lo saprei spiegare a parole, ma se prima spari con una HW "normale" e poi spari con la mia, ti accorgi subito della differenza... :) ".
Quindi come anticipato prima, siamo nel campo delle "sensazioni", su un terreno insidioso perche` basta raccontare questa storia spostando qualche virgola, oppure usando qualche aggettivo di troppo per invadere il millantato credito, anche se non ho minimamente dubbi sulla onesta` intelletuale di questo Homo Faber della Bergamasca.
ciao max