Roboante la voce fuori campo, recitava cosi' durante la sigla di apertura, di una serie di telefilm prodotti negli anni 50 negli Stati Uniti.
Facendo il verso a "Dragnet" ed all'integerrimo sgt. Fryday, ma con toni meno esasperati, mi permetto di raccontare il lieto fine della quasi interminabile saga della mia 977k, caduta rovinosamente da una considerevole altezza e spedita all'importatore "Brignani" per un preventivo sulla riparazione della canna o la sua sostituzione.
il "fattaccio" era accaduto nel mese di Luglio 2005 e la canna, a sentire il titolare dell'armeria, era stata prontamente spedita, ma vuoi per le ferie di mezzo vuoi per quelle meccaniche di pura sfiga, della canna se ne erano perse le tracce perche' quasi un anno dopo non si riusciva a venirne a capo, tanto che per consolarmi e colmare il vuoto lasciato dalla "titolare" mi ero regalato una piccola deliziosa HW 30 mkII dato che allora importavano solo quel modello.
Ora qualcuno si domandera' forse cosa c'entrino questi sproloqui con il tuning e la customizzazione, forse poco o forse nulla, ma se avrete la pazienza di seguitare la lettura, potrete rispondere da soli alla domanda, cioe' se il metodo usato dal "nostro eroe" sia applicabile ed applicato al raddrizzar canne su vasta scala... appunto il "metodo brescia".
Abbiate la bonta' di fare con me un salto all'indietro nel tempo... al marzo od all'aprile 2006.
nella speranza che le mie disavventure vi "strappino" almeno un sorriso

max
---
Per l’ennesima volta e con le farfalle nello stomaco, mi accingo a varcare la soglia della solita armeria per chiedere indietro la canna storta della mia 977k.
Sara` stata la quinta volta dall’inizio dell’anno che tentavo il recupero, ma per una ragione o per l’altra la canna latitava sempre…… la penultima volta mi ero preso perfino un rimprovero, reo di non essermi rivolto al diretto responsabile, come se fosse compito mio individuare mansioni e competenze dal semplice e cortese “dica?” che ti viene rivolto come cliente e francamente chiedere qualifiche preventive a chicchessia, non mi sembra educato.
Indeciso sulla via da intraprendere in caso di nuove scuse, entro nel negozio spingendo la pesantissima porta blindata, immediatamente incrocio lo sguardo del padre, di colui cioe` che era probabilmente la causa dei ritardi.
“Cominciamo bene” penso tra me e me, scommettiamo che ci scappa un altro caziatone?, “lei e` quello della canna storta vero?” dice con un sorriso cortese, “Gia`” rispondo sorridendo a mia volta, allora non e` poi cosi` smemorato come lo dipinge il figlio, “dovrebbe essere tornata” aggiunge, ”vado a vedere, attenda qui`” .
Lo vedo tornare con un imballo pneumatico fermato da un nastro adesivo marrone dove campeggia in rosso la scritta "Brignani"
Abbiamo avuto un paio di disguidi ma ora la canna e` tornata…. Ci scusi per i ritardi,
Fa nulla ormai, visto che la canna e` finalmente qui`
e mentre lo dico, penso che faccio meglio a scartarla e controllare se ci sono nuovi danni, fidarsi e` bene, ma e` meglio essere prudenti, lavoro un po’ sul nastro adesivo che come sempre si snerva ma non cede e finalmente la canna appare in tutta la sua bellezza.
La traguardo quasi a sincerami che il danno sia ancora al suo posto, quando la voce del mio interlocutore mi richiama alla realta`
lei aveva gia` provato a raddrizzarla?
no di certo, non mi sono azzardato…….. prima volevo il parere del medico; aggiungo poi con un sorrisetto ironico
Diciamo che non ne ho avuto il tempo?
Dovrebbe provare come fanno a Brescia; aggiunge serio.
Brescia?; rispondo a mia volta aggrottando la fronte e tentando senza successo di immaginare di cosa si stia parlando.
sa come fanno a Brescia?; incalza lui.
francamente no; rispondo manifestando la mia ignoranza.
dia qui`, le faccio vedere;
riprendendomi la canna dalle mani, si dirige nel retrobottega-laboratorio, lo seguo con una certa ansia e faccio solo in tempo a focalizzaree un grosso bancone di legno che lui brandendo la canna dice:
a Brescia fanno cosi! e cala un terribile fendente sul piano di legno…. BBBAAAMMM!! il rumore e` agghiacciante, addio canna penso in cuor mio, dandomi del cretino per non essere fuggito a gambe levate da quel posto.
Lui, il mostro, traguarda la canna in controluce e me la restituisce con un largo sorriso.
La afferro, la traguardo a mia volta e… che mi venisse un accidente, il danno sembra sparito come per magia, “no non e` possibile” mi dico in silenzio e guardo di nuovo, stavolta con occhio piu` critico, ma gira che ti rigira sembra proprio che sia a posto…… mannaggia la peppa, intravedo una luce in fondo al tunnel, anche se in questo momento sto osservando l'interno della canna.
Ha visto? Bastava un colpo secco... proferisce, mentre si atteggia a professionista consumato, ma si capisce che gongola, ancora un po' frastornato per l'accaduto gli chiedo, con una punta di ironia:
Scusi, ma non poteva farlo quando le portai la canna, la prima volta, quasi un anno fa??
No…. Non ci possiamo prendere queste responsabilita`
Cercando di capire cosa volesse dire effettivamente con quella frase un po' sibillina e fortemente indeciso se baciarlo in fronte o mordergli a sangue un orecchio, gli chiedo il saldo delle spese e competenze e lui, stupendomi ulteriormente, non pretende nulla, per la spedizione.
Qualunque cosa avesse voluto dire ormai e' andata e la mia adrenalina sta calando in fretta, lasciandomi appena un po' stordito, mentre una dolce euforia mi invade lentamente.
Ci salutiamo con una calorosa stretta di mano e mentre mi avvio all’uscita camminando ad un palmo da terra, lo sento dire:
Se dovvesse essere necessario dargli un altro colpetto venga pure;
Grazie non manchero`; rispondo io infilando l’uscio.
Certo che la vita e` proprio strana….. un caso, una serie di coincidenze mi hanno portato quasi controvoglia, quella mattina all’armeria.
Un’ altra coincidenza forse, aveva predisposto l’animo del mio interlocutore al rischio, al tentare una tecnica vista o semplicemente tramandata e probabilmente mai tentata prima.
Sono passato di li` per caso e per caso il mio problema e` stato risolto... col "Metodo Brescia"
mia nonna diceva e` meglio essere fortunati che bravi
