canna che fuma

Stanza dedicata alle carabine Molla/Pistone e Gas Ram dove poter chiedere info e consigli su uno specifico modello di Arma ad aria compressa

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Re: canna che fuma

Messaggioda gsb » 30 marzo 2009, 16:27

wasky ha scritto:
Ricordo la discussione avvenuta in privè, come ti dicevo sopra, ci discussi anche con gli altri amici che mi davano contro perchè ero dispiaciuto per la situazione :-( e lo sono ancora, ci sono stato malissimo quando decidesti di uscire, Francesco te lo può confermare, stava andando via una persona che ammiravo, e che mi ha aiutato a scegliere la mia prima carabina ricordi ? Però devo dire anche che a volte mi sono chiesto anche io il motivo del tuo modus operandi poi ho capito.

In effetti più che a quell’evento, di cui anch’io ho un ricordo non felice, mi riferivo al post sul dono dell’ubiquità in cui spiegavo la mia posizione sulla disputa.
wasky ha scritto:
nel topic dove avvenne la discussione con albino ero entrato in punta di piedi e lo scrissi anche, mi ero inserito in un discorso che mi piaceva e sai come andò a finire, con una dimostrazione scientifica del tipo
100-45 = 55
me cojoni :D un perfetto concetto scientifico non trovi ?

beh, come per tutte le esperienze, a meno che non siano ripetute nelle varie condizioni di partenza possibili, tendo personalmente a prenderne solo il succo, cioè l’indicazione di massima e ritengo errato prendere posizioni assolute. Concordo perfettamente su questo aspetto. Tant’è che la mia posizione, o interpretazione, come dir si voglia, non è esente dai dovuti dubbi, come tra l’altro si può leggere in quello stesso post. Poiché come mi ricordava un vecchio ed esperto docente, lo studio delle condizioni al contorno è essenziale per poter o meno estrapolare singole esperienze, anche in via del tutto teorica.
wasky ha scritto:
come ti ho detto sopra, per me ben venga il topic tecnico sai che mi piace sia leggere che partecipare, e hai fatto bene ad entrarci visto che barbaro un pò le idee confuse le ha pakka ma mi farebbe piacere che la stessa metrica che molti usano in questo forum fosse adottata anche in altri, ma non ti scoccia leggere le offese rivolte a persone che del resto sono anche tuoi amici ?

Come ho critto prima, caro Roberto, ho amici da una parte e dall’altra, e non mi piace vedere o leggere di certe cose. Il fatto è che quando ho tentato di parlarne, da una parte e dall’altra, il risultato è stato quello classico che ha generato il proverbio “tra moglie e marito non ci mettere il dito”, con il rischio di perdere amici da una parte e dall’altra.
Avendo già in passato percorso quella via, come sai bene, senza risultati, alla fine ho deciso che erano questioni personali che i singoli o i singoli gruppi dovevano risolvere da loro.
wasky ha scritto:
Quindi chiedi a qualche amico competente in materia (spero tu ne abbia qualcuno), cos'è una compressione adiabatica

mi ha fatto un pò sobbalzare sul divano, ho pensato dentro di me il perchè tu non ti rivolgevi cosi anche ad altri tutto qui
:-(

Ho scritto queste parole perché barbaro67 mi ha chiesto di provare:
barbaro67 ha scritto:
Per quallo che concerne le alte temperature (addirittura 1000 C°...) ammesso e non concesso che si raggiungano valori tali (immagino che tu abbia misurato personalmente questo valore visto che parli sempre di "esperienza personale"...) spiegami tu allora come fa una guarnizione in Nylon che non regge nemmeno i 200 C° a sopportare temperature di 1000° dove fonde l'acciaio.

A questo punto, poiché non ritengo una colpa non sapere o ignorare qualcosa, e non accettando barbaro67 termini scientifici (subito ridicolizzati), ed ancora non avendo io quella capacità innata di qualcuno di spiegare con parole semplici tutti i fenomeni complessi (anche se a volte mi è capitato di riuscirci), ho chiesto a Barbaro di informarsi presso qualche amico se quanto da me affermato fosse vero o no. Anche perché mi è venuto il dubbio che se anche avessi riportato quanto a suo tempo imparato in termodinamica, probabilmente non avrei sortito alcun effetto. Comunque lasciamo perdere, per me è acqua passata., a meno che non mi schizzi di nuovo addosso :D
wasky ha scritto:
Vabbe passo oltre dai storia vecchia e la pianto qui promesso.

Ti prendo in parola, lo spero vivamente quindi, visto che ogni volta che mi riaffaccio su customairguns, a turno c’è sempre chi riporta a galla le stesse cose, tanto da farmi venire il dubbio che non si tratti di un caso. La mia risposta, ieri come oggi sarà sempre la stessa.
wasky ha scritto:
Potrebbero uscire fuori altri valori dall'esperimento dei Cardew con gli strumenti di adesso ?

Ritengo che, come affermato dagli stessi Cardew, alcuni dei loro esperimenti non siano stati conclusivi, anche se hanno fornito risultati su cui ragionare. Alcuni di questi esperimenti potrebbero oggi giovarsi delle attrezzature all’avanguardia ora disponibili. Concordo.
Per l’esperimento dell’azoto, dubito che a parità di arma si possano avere risultati molto diversi da quelli di allora. Di sicuro invece le cose potrebbero essere diverse utilizzando full più potenti e/o depo.
Infatti le depo sono una sorta di terra di confine. Oltre ad essere raramente sede di combustione, al max, combustione moolto parziale (sempre che mi si permetta di ipotizzare questo fenomeno concordando in linea di massima con i Cardew) Personalmente le considero più difficili da “addomesticare” (cioè migliorare) rispetto alle full medie. Infatti basta un piccolo errore perché risultino spompate o eccessivamente allegre.
Altro discorso ancora le gas ram che a mio parere darebbero una bella sorpresa a molte persone. Data la rapidità del loro ciclo di sparo che mal si combina con una combustione completa.
wasky ha scritto:
Per il database c'è da dire che durante quel periodo ho vissuto un pò di brutte situazioni in famiglia e quindi la fatica se la sono accollata Giorgio il proprietario del server e Ivano ma devo dire che sono stati all'altezza :D

Mi spiace di sapere che anche a te le cose non vadano poi tanto bene.
wasky ha scritto:
ormai sono superati si và diretti con l'azoto come i Cardew :D
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con stima
Roberto

Mi ricordi quando più di 20 anni fa caricavo il serbatoio dell’AGA TERMOVISION, le prime telecamere agli infrarossi per la misura delle temperature a distanza. Erano in bianco e nero ed andavano ad azoto liquido…
Un saluto
Giuseppe


Ciao
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Re: canna che fuma

Messaggioda vito55 » 30 marzo 2009, 19:23

cavolo non avrei mai pensato che quando esce il pallino dalla mia gamo succede tutto questo,
di solito miro la bersaglio :D pensavo fosse solo aria compressa :D :idea:

drunk drunk drunk


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Re: canna che fuma

Messaggioda Danny » 30 marzo 2009, 19:29

gsb ha scritto:....... visto che ogni volta che mi riaffaccio su customairguns, a turno c’è sempre chi riporta a galla le stesse cose....


Giusto, :ok: mai dimenticare il passato,aiuta molto a ricordare con chi stai interloquendo. :wink:


Saluti Danny. drunk


Ps. Scusate l'OT ma i "simpatizzanti"del NOTTOLO proprio non li comprendo. :azz:


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Re: canna che fuma

Messaggioda gsb » 30 marzo 2009, 20:28

Danny ha scritto:
gsb ha scritto:....... visto che ogni volta che mi riaffaccio su customairguns, a turno c’è sempre chi riporta a galla le stesse cose....


Giusto, :ok: mai dimenticare il passato,aiuta molto a ricordare con chi stai interloquendo. :wink:


Saluti Danny. drunk


Ps. Scusate l'OT ma i "simpatizzanti"del NOTTOLO proprio non li comprendo. :azz:

Vedi Danny, io sò sempre con chi sto interloquendo. E la mia memoria, anche se non funziona su tante cose nel quotidiano, fortunatamente per le questioni che mi hanno visto metterci la faccia, funziona ancora (e nel caso l'arteriosclerosi che si affaccia dovesse farmi qualche scherzo, i mezzi di oggi ovviano al problema fornendomi memoria imperitura), e ti assicuro che la mattina mi guardo tranquillamente allo specchio.
Il guaio è che tante persone iscritte a questo o quel forum hanno un'idea, magari abbastanza dettagliata di quanto accaduto negli anni passati fino ad oggi, ma non hanno conoscenza dei retroscena, dei quali non ho mai dato pubblicità e non intendo darne, e alcune persone che stimo, Cesare (zorro) e Roberto (wasky) per citarne solo due, sanno bene che non mi sono tirato indietro quando c'è stata la possibilità di appianare i contrasti. Anzi direi che il mio intervento a qualcuno non è andato giù, intendo quel qualcuno che non aveva nessuna intenzione nei fatti a risolvere il contenzioso, anche se a parole lo era. Ed oggi, forse, agisce ancora dietro le quinte. Solo l'aver preso coscenza del fatto che erano contrasti non sanabili mi ha fatto desistere.
La persona che tu chiami NOTTOLO, e che io chiamo per nome, cioè Albino, è una persona che mi sta simpatica, lo puoi scrivere a lettere maiuscole se vuoi, così come mi stanno simpatici tanti altri appassionati da una parte e dall'altra. Alcuni di questi sono diventati nel tempo degli amici. Parola oggi molto svalutata.
Ciò non vuol dire che debba per forza parteggiare per l'uno o per l'altro forum, per l'una o l'altra persona.
Ciascuno sulla rete è responsabile delle sue azioni. E non vedo come debbano inserirsi nelle responsabilità di qualcuno: amici, conoscenti, parenti o quant'altro.
Della serie "o con noi o contro di noi" sarà la centesima volta che ci provano da una parte o dall'altra in pubblico o in privato.
Ma se pensi che sia strumento di qualcuno o disposto a far da tale, ancorchè perchè continuamente pungolato (come dicevo nel post precedente) sbagli di grosso.

Libero sempre di pensarla come credi, non ho intenzione di convincere alcuno.
Il giorno che verrò bannato sarà il giorno in cui lascerò (giocoforza questo forum o qualunque forum che mi banni) è inevitabile, ma sino ad allora scriverò sempre quel che mi verrà da scrivere.

Nella vita sul web, ne ho vissute di situazioni, un pò antipatiche a volte, e specie all'inizio alcune volte è capitato per causa mia, perchè non avevo impaato a relazionarmi con gli altri ed ero preso un pò come tutti dalla febbre del web.
Debbo ancor oggi ringraziare Peter Blaise per avermi aperto gli occhi ed educato a questo bellissimo strumento di condivisione, che cerco ancora di imparare ad usare e che per qualcuno purtroppo resta solo una palestra ove sfogare rancori oppure un campo di calcio ove necessariamente devi decidere da che parte stai, con i bianchi o con i neri.


Ciao

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Re: canna che fuma

Messaggioda Danny » 30 marzo 2009, 20:44

gsb ha scritto:....con i bianchi o con i neri.


E' qui che viene meno la tua abilità di arbitrio purtroppo, non si tratta bianchi o di neri,ma di persone che bannanno senza preavviso e senza un valido motivo :mad: e di persone che sono state bannate solo per aver avuto la "presunzione"di esprimere le loro idee. :-(

Cmq. la storia è vecchia,continua a far finta di niente in nome della passione per l'AC. :wink:


Saluti Danny. drunk


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Re: canna che fuma

Messaggioda carlino13 » 30 marzo 2009, 20:48

Roby ma che te sei preso :D
Non ti ho riletto tutto perchè mi sembra di averlo già letto.
Comè st'incazzatura? :D
Carlo drunk


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Re: canna che fuma

Messaggioda vito55 » 30 marzo 2009, 23:04

bene visto che sono riportati paragoni motoristici nelle armi ad aria compressa
( un motore tedesco r10 e più semplice) aspiraz. compres. scoppio. espansion. combus. deflagr.tuoni fulmini e saette...e tutto l'ambaradam.
perche non riportiamo anche paragoni elettrici, anzi questi ultimi sono più appropriati,
in quanto nella corrente elettrica ci sono anche i jaule :?: :?: :?:


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Re: canna che fuma

Messaggioda wasky » 31 marzo 2009, 7:04

gsb ha scritto:Mi spiace, immagini male, le temperature raggiunte non le ho misurate personalmente.
QUalsiasi ingegnere (tralasciando la mia fonte primaria che sono i Cardew) può farti un calcoletto rapido con i programmi sofisticati in giro oggi.
Di recente anche un'altro appassionato del campo ac (anche lui ingegnere del settore automobilistico) ha stimato le temperature in gioco sia nelle depo che nelle full. Con risultati dello stesso ordine di grandezza. E li ha pubblkicati in rete.
Buona ricerca!
g


Ok nottata dietro il server e piccole riflessioni che cmq concordano con quelle fatte da GUA

sull'inserimento nelle variabili degli esperimenti di GUA della combustione del grasso il nostro GUA risponde

gua ha scritto:
Al momento no, non ho inserito questa grandezza poichè le quantità di lubrificante combuste a regime (cioè non a carabina appena uscita dalla scatola) le ritengo minime.


e aggiunge

gua ha scritto:Inoltre si dovrebbe sapere quanto grasso riesce ad essere caricato in ogni ciclo (credo dipenda dal tipo di guarnizione, usura di questa, rugosità del cilindro…)
Insomma sarebbe un altro dato da calibrare, se si cercano i dati relativi alle velocità di combustione, poteri calorici, velocità dei fronti di fiamma del gasolio, benzine… non ci sono problemi... per il "grasso" o ancor peggio il bisolfuro di molibdeno credo non ci sia proprio speranza.


e di nuovo e qui credo sia interessante soffermarci un pò giuseppe

Ti dico brevemente la mia opinione:

Sappiamo che il grasso deve essere presente in minime quantità sulla guarnizione ma per essere “tranquilli” che influisca, A REGIME, poco.

Considero:

• 0,5 cm^3 di grasso (mi sembra un ragionamento cautelativo poiché ben superiore alla realtà)
• Suppongo che si consumi in 10.000 tiri (tempo intercorrente tra un cambio molla e l’altro)
• Che il grasso si consumi uniformemente durante tutti i tiri
• Che il grasso abbia il tempo di bruciare e cedere la sua energia durante il ciclo di sparo (ipotesi anch’essa cautelativa)
• Che il grasso abbia il la metà del potere calorico del gasolio (ipotesi credo cautelativa… rimane un grasso non un combustibile)

Da questo ottengo:

potere calorifico del gasolio 44 MJ/kg
potere calorico del grasso 22 MJ/Kg
suppongo 1kg = 1 litro di grasso, quindi 22.000.000 J al Kg, ovvero 22.000 J al cm^3, ovvero 22J al mm^3.

Se consumo 0,5 cm^3 di grasso in 10.000 tiri ottengo:

0,5 cm^3= 500 mm^3 consumati in 10.000 tiri

Quindi 500/10000= 0,05 mm^3 di grasso bruciati al ciclo ( che mi sembrano tanti, vorrebbe dire 1 mm^3 ogni 20 tiri)

I joule generati per combustione sarebbero:

0,05*22=1,1 joule

Ma i Joule generati non vanno tutti al pallino, c’è una resa (i motori termici si aggirano attorno al 20% e vedo delle analogie con una combustione ed un gas combusto che spinge un pistone)

Quindi i Joule che vedrei sul pallino sembrano:

1,1*0.2= 0.22 J…. Ma non mi sembra che tutto questo grasso venga bruciato e se anche fosse l’apporto sarebbe abbastanza piccolo.


ma mi fermo un attimo per una puntualizzazione poi ci torno visto che ora a parlare è GUA non io :wink:


il mio amico Fisico della pisana ora scrive

Ciao Gua, in effetti qualcosa non coincide .L'apporto di energia dovuto dalla combustione dell'atomizzazione del grasso(credo sia pressoche' impossibile quantificarne il consumo) dovrebbe essere su valori maggiore .Questo e' quello che emerse ai Cardew che condussero esperimenti ,direi abbastanza accurati per metodologia ,sul fenomeno .
Da questi fu provato che in assenza totale di combustione il decremetnto era di circa il 30% dell'energia erogabile dall'impianto.
Io non ho il materiale sotto mano ed ho pure poco tempo,se qualcuno te lo invia ,sarebbe importante conoscere la tua analisi su quanto esperito e risultati dei Cardew .ciao


a prescindere che mi suana strano che uno che lo ha letto non lo ha sotto mano ?

che cosa è l'atomizzazione del grasso ? :dub: è un fluido il Grasso ? il molibdeno è atomizzabile nebulizzandolo a forte temperatura ? NO :D

manca di onestà intellettuale o mi sbaglio ? qui in questo forum per rompere il quarzo a me il decremento era del 45 % :dub: come del resto si legge nel capitolo le 4 fasi a pagina 19 concordi ?

ora è del 30% possibile che anche lui come tu dici a barbaro abbia sbagliato libro o non lo riesce a tradurre bene ? o forse non sà di cosa parla ? perchè ridimensionare i numeri ora che parla con un ingegnere ? il mio libretto degli esami non conta + nulla ?

cmq il mio nuovo eroe ha ben risposto e qui vorrei anche un tuo commento sopratutto sul rendimento termico di una AC perchè davvero se quello che dice Albino è giusto, e come gua fà notare domani metto il grasso dentro lo scooter :D

Uno che sà ha scritto:Ribadisco che mi riferisco alle condizioni di regime, non certo all’arma appena montata con la guarnizione sporca in testa:
il 30% mi sembra davvero tanto…anche perché si dovrebbe parlare più che di una percentuale di un apporto quasi fisso.
Per un’arma da 18-20 Joule il 30% corrisponderebbe a circa 6 Joule… sarebbe come dire che una depo (con gli stessi componenti, quantità di grasso e conseguentemente stesso apporto energetico dalla combustione) viaggia in gran parte perché brucia il grasso… sarebbe insomma una mezza arma da fuoco!

[b]Mi chiedo invece se l’uso di diversi gas abbia influito sulla fluidodinamica dell’arma, in particolare sulla tp e da qui i diversi risultati



Con questo sia ben chiaro non voglio peccare di presunzione e screditare il testo sacro dell’ac (che non ho mai letto) con il mio modello fatto la sera prima di andare a letto ma mi verrebbe da dire che ci sia qualcosa da chiarire.
Se poi consideriamo che lubrifichiamo la guarnizione giusto “con il dito un po’ sporco” , le quantità di grasso son di gran lunga inferiori al mezzo centimetro cubo.
Inoltre il bisolfuro, a differenza di gasolio, benzine ecc, ha la proprietà di non bruciare del tutto (quindi se non brucia tutto significa che il potere calorico per unità di massa dovrà essere ancora inferiore).

La valutazione energetica mi sembra sia l’unica che permetta di non addentrarsi in conti macchinosi per capire , in linea di massima, se le quantità sono possibili o meno.
Se il grasso avesse questo fenomenale potere calorifico credo faremmo il pieno della macchina con mezzo chilo di grasso


inoltre ribadisce ad ulteriori interventi

Provo a riassumere perché il 30% proprio non mi torna:

Se si suppone che dia il 30 % in una full significa che su 18-20 J solo 12-14 sono “di molla” gli altri 6 sono “di chimica”.
Per quanto riguarda i poteri calorifici di 10.500 kcal/kg o 44MJ rappresentano abbastanza l’eccellenza per cui per le ragioni prima esposte tendo ad escludere che il grasso possa far di meglio, anzi… ma diamo per buono lo stesso del gasolio (in fondo anche lui ha parentele con colui che costa 150$ al barile)

• Provo ad uscire dalla stima del grasso sulla guarnizione e a vederla come il grasso nell’intera carabina
Mantengo l’ipotesi dei 10.000 tiri in cui il grasso in esame si consuma (che poi non è vero, quando apro la carabina non la trovo mica secca… ma per essere cautelativi diamola per buona)

La resa della combustione sul pallino la do al 50% (una macchina termica a dir poco prodigiosa).
Se così fosse e volessi ottenere i famosi 6 joule dal grasso avrei:

6 J sul pallino implicano 12 generati dal grasso (6/0,5=12… per la storia del 50%)

1mm^3 di “grasso-gasolio” genera 44j quindi:

44/12= 3,67… ovvero ogni 3 tiri e mezzo consumo 1mm^3 di grasso

10.000/3,67= 2767 mm^3… quasi 3 cm^3… ma tutto sto grasso nella ac nella zona del cilindro non c’è!

Anche se scappiamo dal problema della stima della quantità di grasso sulla guarnizione e guardiamo il “sistema carabina” non trovo tutto il grasso (grasso-gasolio) necessario per generare tale energia… e ricordo che comunque quando riapriamo la carabina dopo 10.000 tiri il grasso c’è ancora.
Insomma non c’è la sufficiente fonte di energia …. A meno che non si supponga di averla solo per 500 cicli… a quel punto potrebbe anche tornare ma allora è una caratteristica di gioventù, non una condizione assestata

• Se anche 6 joule arrivassero dal grasso ci sarebbe il seguente problema.
Il grasso (se la testa della guarnizione è pulita) dovrebbe necessariamente entrare in camera perchè la guarnizione glielo permette…. Ma questo “carico di grasso” sarebbe maledettamente impreciso, dipendente dalla temperatura del grasso e della guarnizione, dalla velocità con cui si chiude la leva di carica ( e di conseguenza la velocità con cui il cilindro scorre in avanti rispetto alla guarnizione.
Ammettendo questa “variabile” come pesantissima ( dell’ordine dei 6 J ) mi troverei con differenze enormi nelle velocità pallino tra la volta che per ragioni varie si carica più grasso e la volta che ne carico meno… ma fortunatamente non capita

• Per quanto riguarda la storia del differente comportamento della stessa arma full e depo convengo che non si possa dire che l’energia ottenuta sia strettamente la stessa ma mi verrebbe da considerare che:
Quando ho portato a casa la mia 77 e 977 entrambe depo hanno fumato per un pezzo, questo indica che qualcosa là dentro è bruciato e quindi si sono trovate le condizioni di pressione e temperatura per la combustione (malgrado fossero depo)
Un’arma full con pressioni e temperatura maggiori probabilmente agevola una miglior combustione e contrasta meglio gli strati di spegnimento (prendendo il concetto dal mondo dei motori che comunque credo calzi bene).
Dalla parte della depo si ha però un maggior tempo per la combustione.
Insomma tra la full e depo credo che sia la full a goderne dei maggiori benefici, ma credo che anche la depo, specie se con un pistone di massa elevata e diametro abbastanza piccolo (nascono maggiori pressioni e temperature) possa ottenere un certo beneficio.
Tutto questo discorso per dire che il discorso della percentuale non mi sembra completamente corretto ma ammetto vada quantificato per poter fare un discorso serio


• Aggiungo che quando si ha una combustione marcata la carabina “lo dice” con la fumata che poi con il tempo tende a diminuire drasticamente.
Se davvero il grasso fosse così prodigioso dovremmo avere i primi tiri a carabina nuova con velocità elevatissime (differenze di qualche J)… ma anche qui non mi risulta vi siano differenze incredibili tra la carabina nuova fumante e la stessa dopo 2000 tiri… ed è evidente che la differenza della quantità di grasso combusta sia elevata… ce lo dice la differenza di fumo


in neretto/verde c'è scritto un pò quello che volevo dire io nel topic del delirio 100-45=55

Lo richiedo qui a te visto che ora ce lo siamo levati dalle palle albino

Possibile che con l'utilizzo dell'azoto i diversi materiali possano aver risposto in altro modo ? parlo sopratutto della guarnizione del pistone ? o di una presenza come detto anche da qualcuno di choking nella tp dovuta forse alla differenza tra azoto e aria ?

L'azoto ha una massa Volumica pari a 1,25 kg/m3
L'aria ha una massa Volumica pari a 1,2928 kg/m3

ovviamente in condizioni di temperatura e pressione normali

può aver influito una seppur minima massa Volumica dell'azoto nella TP ?

Quale altre variabili potrebbero aver concorso a far si che quell'esperimento possa essere falsato come sostiene anche gua ?

Strumenti ?

Droghe ?

Alcool ?

Albino che tirava palline di carta insalivate con la Bic ?

tu nel topic scrivi

Ora, delle 2 l'una, o la prova dei cardew è affetta da un errore non considerato, oppure la prova dei cardew è espresiva del comportamento delle springer oltre un acerta potenza erogata (ed anche qui andrebbe effettuato un distinguo, poichè la combustione avviene se e solo se c'è il tempo necessario affinchè essa si inneschi. Infatti un tempo pistone troppo rapido tende a diminuire l'effetto propulsivo della combustione, poichè essa si esplica pèarzialmente)
Ciao


quello che ho sempre pensato ora lo leggo anche nelle tue risposte :D e non sono il solo ora siamo in 4 compreso questo utente

E' un'ipotesi che varrebbe la pena verificare.
Io però, così a intuito, credo che nel caso specifico non sia questa la causa, perchè hanno usato Azoto, che nell'aria rappresenta circa l'80% e quindi non credo che ci possa essere una differenza così marcata nel rendimento energetico finale, pur avendo un R differente.
Comunque prova a sostituire il valore R nel tuo modello con quello dell'Azoto e vediamo cosa succede.

Anche a me non convince assolutamente il fatto che questo 40% di energia sia dovuto DIRETTAMENTE alla combustione, penso che ci sia una influenza INDIRETTA.


un piccolo break

Immagine

questo utente e se conosci il topic sai chi è esprime i miei stessi dubbi ( fattori intervenuti nell'esperimento ) dopo le congetture Esattissime fatte da GUA ma la reazione alle stesse mie parole non è stata la stessa nei miei confronti anzi è uscita fuori pure una bella stronzata dalla penna di Albinuccio subito corretta dall'utente dello stamp :D

e torna GUA che in parte mi riporta ai miei dubbi in merito al nitrogeno nel sacco dubbi espressi come sai anche qui

viewtopic.php?f=29&t=208&start=0

Ok, ci sto, mi sa che la chiave di tutto stia davvero in questo.
Come ho anticipato in un intervento di ieri ” Mi chiedo invece se l’uso di diversi gas abbia influito sulla fluidodinamica dell’arma”
Il fatto che l’aria venga privata dall’ossigeno implica che i valori del gas siano diversi, non solo che non si possa aver combustione.
In particolare mi riferisco alla costante R del gas.
Per l’aria R è 287.05 J/(kg*degK), per l’aria senza ossigeno non lo so… proverò a calcolarmela (ma è meglio trovarla scritta da qualche parte perché chi si ricorda più se e come si faceva Wink ) e poi a metterla nel modello (R fortunatamente l’ho messa come una variabile).
In questo caso la differenza nascerebbe dal fatto che uso un gas diverso, il fatto che non si abbia combustione è una componente ma non fondamentale. ( e questo metterebbe a posto le perplessità che dicevo e sarebbe in linea con quanto detto dai Cardew)
Insomma la soluzione più comoda per tutti… perché han tutti ragione! Very Happy

A parte le battute

Faccio l’esempio dell’esperimento di respirare una boccata da un palloncino gonfiato ad elio… se provi a parlare la voce ti diventa ridicola… ma solo perché cambiando le proprietà del gas le corde vocali ed il suono in genere reagiscono diversamente perché è diverso il gas.
Cambierebbe anche la viscosità del gas e la densità… insomma è un’altra cosa proprio.
Una differenza poi del 45% poi vorrebbe davvero dire che è una mezza (e davvero “mezza”) arma da fuoco.

Credo che chi ha letto il testo possa aver attribuito TUTTA la differenza alla mancanza della combustione mentre magari contribuisce (e attenzione, ne convengo anch’io) ma in ben minor misura.

…. E poi dico, ma con tutti gli esperimenti fatti, dal momento che non parliamo di dubbi “0,5 o 0,6% ? ” si potrebbe la prima volta che qualcuno deve aprire una full pulire tutto per bene e far due tiri a secco. Esperimento barbaro, ma quando si parla di dubbi del 45% può diventare indicativo pure lui.
Mi aspetto un calo di prestazioni (la guarnizione davvero striscia in quel caso) ma non roba da 30 o 45%.
Si usa l’aria con la pace di tutti i coefficienti e fine.
… al massimo giusto un “odore” di grasso al silicone (poco amico con la combustione) giusto per non dire che si voleva cuocere la guarnizione per attrito.

Ciao


Siamo sempre convinti che un semplice sacco possa essere preso come termine di strumento scientifico ? che assicura ripetibilità e riproducibiltà dell'esperimento ?

sempre GUA

Come hanno fatto i Cardew per caricare i diversi gas?
Come hanno fatto a garantire che vi fosse in camera la stessa pressione che nell’ambiente)?
Sono state per caso fatte delle luci sul cilindro, presumo su pmi (stile travasi nei 2 tempi) per il carico e/o lavaggio dall’aria ambiente presente?

Chiedo questo perché non so se disponessero di una intera camera dove fare il tutto satura di gas “campione”

Ciao



A questo punto del post lunghino stile giuseppe ti chiedo amico mio

Lo rifacciamo sto esperimeto giuseppe ? a costo di venire a bari te lo giuro, e non serve come ti dicevo nel topic del delirio tutto l'ambaradan del sacco, anche perche' non riesco a capire come abbiano fatto a ritrovare i pellets messi prima dell'azoto nel sacco stesso :D

Non userei quindi il sacco nel mio modus operandi, ma porto io un dewar da 30 litri pieno di Nitrogen :D e ci immergo tutti i componenti dell'arma ( si chiama criodecappaggio ) di grasso sulle superfici ti assicuro non ne resta neppure un Atomo quindi massima ripetibilità dell'esperimento ( quando lo dissi nel topic del delirio mi ci rise dietro )

Sei d'accordo ? vado alla rivoira passo in banca e sono a bari per sera mica mi perdo per cosi poco e poi le soddisfazioni non hanno prezzo

Roberto



Piccola nota personale

Capperi sono rimasto l'unico insieme a Tony di Ybris Cooling in Italia che spende 450 € per un thermometro Delta ohm a sonda PT100 :dub: per provare i Waterblock e oltre tutto a volte capita anche di essere contestati perchè il watercooling è business che tonto che sono vero giuseppe ?

mi basterebbe sapere (e si determina con poco basta una resistenza corazzata da 400 ohm) la Rth del mio dissipatore e sapendo che in in termodinamica la differenza di temperatura attraverso una resistenza termica è proporzionale alla potenza che passa

ho la formula giusta per ricavarmi il mio bel Delta T

DeltaTi = Rth x pd

e giudicare cosi la bonta di un dissipatore a liquido alla stregua di uno ad aria in alluminio senza tenere conto di altri piccoli particolari come la perdita di carico in impianto chiuso, diametro tubi e Portate, air flow radiatore e CFM applicati poche cose insomma ma io sono stupido e invece mi misuro Temp h2o in uscita Rad e ingresso Rad, flow power della pompa, perdita di carico del circuito e mi impazzisco anche a fare un modello in Excel delle curve Flow/DT ,misuro la portata con un flussimetro key instruments ( altre piotte ) e cerco sempre di fare grafici ad hoc anche se sò che il 14enne non li vede proprio o non li capisce

Immagine

e qui prendiamo per oro colato un esperimento fatto dentro un sacco, senza nessuna altra rilevazione che un chrony ? O io non ho capito come si fanno le misure o i Cardew imho hanno toppato in qualcosa come del resto concordano in molti

Toglimi sto dubbio sono strano io o approssimativi i Cardew ?


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Re: canna che fuma

Messaggioda wasky » 31 marzo 2009, 7:33

Per chi volesse completare il discorso sul flusso di Aria vi metto il link a FlexyPDE il programma che ho utilizzato per ottenere il flow dello stamp sopra

http://www.pdesolutions.com/

C'è anche in versine studenti quella che uso io gratuita e diversa dalla Evaluation meno completa

offre quindi compendi ai calcoli di Fluidomeccanica

http://www.pdesolutions.com/viscous_flow.html

come preparare un esempio di script equazioni e variabili

http://www.pdesolutions.com/lowviscpde.html


Buon Lavoro


Roberto


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Re: canna che fuma

Messaggioda gsb » 31 marzo 2009, 12:21

Ciao Roberto,
vedo che hai scritto un post alla giuseppe :D (in termini di lunghezza) e noto che, nonostante “sia storia vecchia etc.” le citazioni ad Albino riprendono a comparire sempre :D
Senza dubbio leggerò con calma l’intero post stasera.

Per ora vorrei dire alcune cose:

Quando mi riferisco al fatto che c'è gente preparata, in grado di affrontare il problema con i mezzi software di oggi, non mi riferisco solo a GUA, poichè c'è altra gente oltre a lui che sta affrontando il problema, anche se ad oggi, su forum pubblici italiani è presente solo il suo approccio (interessantissimo debbo dire). Detto questo, ritengo che da affrontare il problema, a prescindere dai mezzi ogggi disponibili, a risolverlo, ce ne passa e molto. Una rapida quantificazione delle variabili in gioco e delle relazioni tra di esse, rende subito l'idea delle difficoltà. Siamo ancora nel campo delle previsioni, come per la metereologia. Troppe variabili. Un sistema che sappia predire con precisione il risultato una volta immesse le variabili principali (cilindrata, E immagazz dalla molla, corsa, peso pistone, peso molla, diametro della transfer port, lunghezza della stessa ect. Ect, senza dimenticare una delle cose importanti, cioè lo spazio “perso”, quello non spazzato dal pistone), ancora non c'è. (Sempre IMHO)

E' comunque interessantissimo vederne gli sviluppi e sono sicuro che si addiverrà ad un modello abbastanza predittivo se ci si limiterà ad analizzare uno o due modelli di armi per volta, affinandolo quindi sull’arma oggetto di analisi.
Non a caso mi riferivo a modelli di questo tipo solo in relazione alle temperature raggiungibili con una compressione veloce, quasi adiabatica, e non all'intero ciclo.

Mi trovi caro Roberto in ampia difficoltà a discutere su questo forum di cose postate da GUA altrove. Eventuali notazioni, visto che ho partecipato a quella discussione, andrebbero da me riportate anche di là e le sue risposte a loro volta riportate di qua. Un bel casino non credi. Se avesse voluto renderle disponibili ad un confronto con chiunque, avrebbe postato il suo modello sul suo sito web o simile. E non è detto che prima o poi non lo faccia, quando avrà tempo di affinarlo. (Anche se ciò non toglie che chiunque possa leggerlo non se ne possa fare un’idea anche oggi)

Con questo non voglio sottrarmi alla discussione. Ma messa in questi termini vi posso entrare solo con valutazioni di carattere generale.

Come ho accennato prima rileggerò stasera.

Nel frattempo, senza voler assolutamente difendere Albino, cosa che immagino sappia fare da solo, voglio, precisare, per quanto riferito ai Cardew quando parlano di 30%, che i Cardew si riferiscono all'efficienza pari al 30% di media nelle springer, come ho anche scritto in un post precedente in questo topic.

Quindi il decremento, da valutarsi a partire dall'energia immagazzinata nella molla di circa il 30% in un'arma nella media fa si che una molla da 20-25 joule di energia immagazzinabile, porta a 7-8 joule a disposizione del pallino alla volata. Calcolo facile da verificare con il diagramma di carico di una delle molle che tutti abbiamo nel cassetto e con le nostre armi

Questo valore non ha quindi direttamente a che fare con l'apporto di energia presumibilmente dato dalla combustione (secondo i Cardew con quell'arma ed in quelle condizioni di prova) è solo una rilevazione sull'efficienza del ciclo.

In un grasso al bisolfuro di molibdeno di quelli comunemente usati (escludo quelli ad alto contenuto da utilizzare in altre parti dell'arma e non su molla e guidamolla), la percentuale di molibdeno non è così elevata e per quanto non sia un grasso particolarmente attivo, la maggior parte di esso, essendo costituita dalla matrice minerale è comunque combustibile.

Non mi permetto di contestare valutazioni di ordine energetico, bensì nel calcolo delle quantità in gioco e percentuali avrei da dire che la valutazione del rendimento termico di una macchina si effettua considerando tutto il suo ciclo, in questo caso invece, a mio parere, l'energia chimica messa a disposizione da una eventuale combustione, liberando gas in espansione proprio dietro il pallino non è affetta dalle perdite % globali connesse ad un ciclo termico, poichè come nelle cartucce caricate con polvere da sparo, è direttamente a disposizione del proietto, con perdite assimilabili a quelle delle cartucce "a fuoco" nel rapporto “energia chimica disponibile”/”energia ceduta”.
Se ricordi Roberto, la combustione presunta, fotografata dai Cardew, avviene in massima parte nella transfer port e prosegue per un istante dietro il pallino quando questi si avvia nel moto.

Parlando dei Cardew, in quel gennaio di tre anni fa, sempre in quel topic, scrivevo:
gsb ha scritto:Riportano solo i dati del loro esperimento. Ed essendo persone da più parti dichiarate serissime, non me la sentirei mai di confutare i loro dati, semmai cercherei le eventuali motivazioni alla base di essi, così come stiamo facendo adesso. E questa è una cosa diversa. Nel mio post mangiato dal server insieme a quelli degli altri, concordavo con il fatto che ci possano essere altri fattori che incidono sul risultato finale che vanno presi in considerazione al fine di quantificare l'effettivo apporto della combustione. Ma lo scopo della prova era essenzialmente quello di evidenziare la correttezza della catalogazione in 4 fasi delle ac springer inquadrandole in base al regime di funzionamento.
Personalmente sono dell'idea che, in mancanza di prove effettuate su più armi, sia lecito ipotizzare che la differenza di potenza nelle due consdizioni diverse, potrebbe variare da arma ad arma, alla stessa stregua di come variazioni di un parametro che su alcune armi non producono effetti rilevabili, su altre danno come risultato differenze sensibili.


Come vedi, anche allora non ho espresso un opinione netta, né ho estrapolato i dati sperimentali dei Cardew a tutte le springer.

Ho preso atto solo che la combustione avviene (prendendo atto della prova dell’azoto ma anche della fotografia ultrarapida ed ancor più dei dati rilevati sui volumi di gas misurati in uscita rapportati a quello della camera di compressione), di questo al momento sono convinto. Così come sono comvinto del fenomeno detonazione di cui sono stato testimone, anche se fortunatamente senza conseguenze disastrose se non in un caso per la molla da sostituire subito.
Insomma propendo nettamente per la suddivisione in 4 fasi.

Quantificare il fenomeno è però complesso e la difficoltà di proseguire in maniera "tecnica" e " rigorosa" sull'argomento da parte mia è legata essenzialmente all'elevata complessità dei fenomeni connessi con il trasferimento dell'energia dal pistone, per il tramite dell'aria, al pallino, e vede l'aria passare nella transfer port ad alte pressioni e temperature.
Basti pensare che, se non vi fosse l’aria a mediare la spinta della molla, il pallino poggiato sulla testa del pistone, una volta rilasciata la molla verrebbe lanciato a velocità veramente bassa, qualcosa in più dei 40-60m/s che raggiunge il pistone prima di essere stoppato dal cuscinetto d’aria.

Il passo difficile nello studio sul trasferimento dell’energia prevede appunto sia preparazione in dinamica dei fluidi in condizioni critiche che un approccio corretto in termini di timing, cioè di quando e come si manifesta la variazione alle condizioni di studio per effetto anche di una piccolissima combustione. Insomma è un fenomeno dinamico, e basta andare a guardarsi alcune leggi fondamentali della termodinamica per vedere come l’approccio sia orientato ai sistemi in equilibrio. Questi studi sono oggi lo stato dell’arte nella ricerca sulla termodinamica dei sistemi in evoluzione (Le Scienze di pochi mesi fa ne parla diffusamente e se non ricordo male ad oggi solo per alcune ben determinate micro-situazioni è stata dimostrata l’estensione delle leggi classiche della termodinamica anche ai sistemi non in equilibrio). Figurati se mi sento all’altezza di quantificare come, una perdita energetica quantificabile “a secco” in TOT% possa (e come) essere influenzata da un ulteriore apporto energetico .

Tra l’altro, poter seguire passo passo un qualsiasi modello vuol dire essere padroni delle materie coinvolte e, come dicevo penso proprio di essere molto arrugginito anche nelle branche in cui ero ferrato, figurati in altre.

La modellistica è un campo affascinante ma, per chi ha lavorato nel campo è noto che riserva alcune piccole sorprese, tra le quali non ultima il fatto che il modello molto difficilmente non è affetto dalle idee preformate, sull'evento che si vuol studiare, nella mente di chi cerca di creare ed affinare il modello.

wasky ha scritto:e qui prendiamo per oro colato un esperimento fatto dentro un sacco, senza nessuna altra rilevazione che un chrony ? O io non ho capito come si fanno le misure o i Cardew imho hanno toppato in qualcosa come del resto concordano in molti

Toglimi sto dubbio sono strano io o approssimativi i Cardew ?

Molte tra le persone che hanno letto il libro dei Cardew, devono averlo fatto di fretta, cogliendo il succo, senza far caso che spesso i Cardew riportano i risultati dei loro esperimenti, senza per questo voler a tutti i costi estrapolare alcuna indicazione generale. In tal senso, a mio avviso, ciò che ha maggior valore è proprio l’approccio scientifico al problema, più che l’estrapolabilità dei loro risultati, visto che in alcuni casi, hanno ammesso loro per primi l’inadeguatezza della strumentazione utilizzata.
Nello specifico invece, per misurare l’energia del pallino, data una certa arma, in assenza o meno di combustione, cosa si può utilizzare che possa dare un risultato più preciso? Un cronografo più preciso?
Non voglio fare sarcasmo, e non penso che tu sia strano, semplicemente nutri alcuni dubbi sulla conduzione dell'esperimento e sulla presenza di variabili che potessero in qualche modo influenzare il risultato. Come molte persone, me compreso possono avere.
Certamente l’azoto al posto dell’aria avrà comportamenti diversi. Ma qualcuno ha già provato nelle pcp senza per questo trovare differenze sensibili.

Non rimane che rifarlo personalmente un giorno o l'altro.

Per finire, magari fossimo vicini, si potrebbero realizzare insieme tante prove sfiziose, ne sono convinto
Un saluto
Giuseppe


Ciao

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Re: canna che fuma

Messaggioda wasky » 31 marzo 2009, 12:47

gsb ha scritto:Ciao Roberto,
vedo che hai scritto un post alla giuseppe :D (in termini di lunghezza)

Senza dubbio leggerò con calma l’intero post stasera.


Un saluto
Giuseppe


Guarda se un giorno non mi ti trovi davanti alla porta con un dewar :P


ma che ne dici se molliamo tutto e ci apriamo un forum di fotografia insieme :D

colgo l'occasione visto che è una tua passione per dirti che abbiamo aperto in tandem con nikon italia alcune sezioni dedicate alla fotografia

http://forum.nexthardware.com/

se vuoi venire a dare uno sguardo ogni tanto mi fà piacere

per il topic di GUA immaginavo il tuo discorso sulla condivisione delle notizie nei due topic e lo trovo giusto, ma come dici giustamente è uno "smazzamento" qui come sai GUA ha la porta aperta e se vuole partecipare per me np cosi arginiamo il problema :wink:

io non posso rivelare il mio nick di la sono un pò come gli appestati, quindi resto nascosto e leggo, capirai che non posso partecipare attivamente, un ottimo esempio di forum non c'è che dire :D


Vabbe devo darti ragione che ancora una volta non ho resistito con Albino, faccio sempre ricorso alla tua frase citata più su come paravento

"onesta intelletuale"

quando ho letto quella dell'atomizzazione non ho fatto a meno di sorridere e dare sempre più ragione all'ing Aloia sull'esistenza dei tuttologi del forum pakka

Il suo interesse per la fisica e suoi fenomeni è pari a quello degli aborigeni dell'Australia centrale per l'introduzione del digitale terrestre o forse qualche micron più in basso permettimi di riderci sopra Giuseppe dai



Anche a te un grosso Saluto friend



Roberto


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Re: canna che fuma

Messaggioda SILVER » 31 marzo 2009, 12:58

avrei giusto bisogno un pò di GUAno atomizzato per le piante grasse :?:


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Re: canna che fuma

Messaggioda Barbaro67 » 31 marzo 2009, 13:38

Anche il mio gommista mi raccomanda Azoto per gonfiare i pneumatici. L'Azoto è un gas che non aumenta di Volume se sottopsto ad aumenti di calore. Se gonfi le gomme dell'auto a 2,2 Bar e ci fai 400 Km in pieno Agosto, quando arrivi a destinazione e rimisuri la pressione dei Pneumatici, questi rimangono a 2,2 Bar... Se invece di gonfiare i pneumatici con L'Azoto fai lo stesso tragitto con le gomme gonfiate con Aria compressa normale, la pressione tende a salire ed anche di molto. Adesso non entro nel merito "scientifico" magari scrivendo una Equazione che dimostri matematicamente quello che ho appena affermato, ma so che accade nelle gomme della mia Automobile e questo come "dato scientifico" mi basta. Allora l'Azoto non può avere comportamenti uguali all'Aria, anche se l'atmosfera è per la maggior parte Azoto. Insisto con il dire che la prova dei Cardew potrebbe essere vista (correttamente) come una prova che dimostra il differente comportamento di una Springer in un'atmosfera differente dall'Aria comune, ma dire che la differenza di Vo misurata sia dovuta alla mancanza di combustione del grasso perchè in Atmosfera di Azoto non si possono indurre combustioni mi sembra solo una Grande Fesseria.
Mi ero rirpomesso di non scrivere più in questo Topic finchè non avrei avuto in mano i dati dell'esperimento a secco che andrò a fare, ma visto che adesso sono stato messo a conoscenza (Grazie Wasky :ok: ) che anche altri hanno avanzato le mie stesse Ipotesi, e visto che anche altri hanno ipotizzato le mie stesse conclusioni, mi chiedo perchè non sia stato GSB (che ne era a conoscenza visto che ha partecipato a quelle discussioni...) a farmele presenti, invece di sventolare l'esperimento dei Cardew come l'unica vera e assoluta verità incontestabile... Tutto questo ovviamente in perfetta Sintonia con la propia "Onestà Intelletuale"... Fate Vobis. :dub:


Saluti, Fabrizio.
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Re: canna che fuma

Messaggioda wasky » 31 marzo 2009, 15:00

Barbaro67 ha scritto:Mi ero rirpomesso di non scrivere più in questo Topic finchè non avrei avuto in mano i dati dell'esperimento a secco che andrò a fare, ma visto che adesso sono stato messo a conoscenza (Grazie Wasky :ok: ) che anche altri hanno avanzato le mie stesse Ipotesi, e visto che anche altri hanno ipotizzato le mie stesse conclusioni, mi chiedo perchè non sia stato GSB (che ne era a conoscenza visto che ha partecipato a quelle discussioni...) a farmele presenti, invece di sventolare l'esperimento dei Cardew come l'unica vera e assoluta verità incontestabile... Tutto questo ovviamente in perfetta Sintonia con la propia "Onestà Intelletuale"... Fate Vobis. :dub:


Intanto spero che tra te e giuseppe ci sia stato uno scambio di PVT per darvi spiegazioni e cmq chiarirvi a questo ci terrei drunk

Facciamolo continuare come un buon confronto il topic Fabrizio come è giusto che sia

se hai la possibilità di fare un esperimento "ripetibile" perchè no ben venga, preferibile però che sia accompagnato da documentazione fotografica o audiovisiva :ok:

Deve essere spiegata bene la metodologia dei test e gli strumenti utilizzati per far si che altri lo possano ripetere se vogliono,
non sò quante volte i cardew abbiano ripetuto la loro misura per fare la media ma, li credo che puoi regolarti da solo

Se mi scrivi che hai lavato i pezzi con petrolio e poi li hai rimontati e sparato ti banno :D :D :D


i see u asap ?


Roberto



PS rimandami la richiesta di contatto skype che ho cliccato su ignora :oops: o addami tu


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Re: canna che fuma

Messaggioda gsb » 31 marzo 2009, 15:02

Barbaro67 ha scritto:Anche il mio gommista mi raccomanda Azoto per gonfiare i pneumatici. L'Azoto è un gas che non aumenta di Volume se sottopsto ad aumenti di calore. Se gonfi le gomme dell'auto a 2,2 Bar e ci fai 400 Km in pieno Agosto, quando arrivi a destinazione e rimisuri la pressione dei Pneumatici, questi rimangono a 2,2 Bar... Se invece di gonfiare i pneumatici con L'Azoto fai lo stesso tragitto con le gomme gonfiate con Aria compressa normale, la pressione tende a salire ed anche di molto. Adesso non entro nel merito "scientifico" magari scrivendo una Equazione che dimostri matematicamente quello che ho appena affermato, ma so che accade nelle gomme della mia Automobile e questo come "dato scientifico" mi basta. Allora l'Azoto non può avere comportamenti uguali all'Aria, anche se l'atmosfera è per la maggior parte Azoto. Insisto con il dire che la prova dei Cardew potrebbe essere vista (correttamente) come una prova che dimostra il differente comportamento di una Springer in un'atmosfera differente dall'Aria comune, ma dire che la differenza di Vo misurata sia dovuta alla mancanza di combustione del grasso perchè in Atmosfera di Azoto non si possono indurre combustioni mi sembra solo una Grande Fesseria.


Libero di pensarla come credi, ma chi ti costringe! Aggiungeremo la "prova del pneumatico" nel novero delle prove a carico degli imputati Cardew.

Barbaro67 ha scritto:Mi ero rirpomesso di non scrivere più in questo Topic finchè non avrei avuto in mano i dati dell'esperimento a secco che andrò a fare,
attento, anche a secco a sentire se senti puzza di bruciato...

Barbaro67 ha scritto:ma visto che adesso sono stato messo a conoscenza (Grazie Wasky :ok: ) che anche altri hanno avanzato le mie stesse Ipotesi, e visto che anche altri hanno ipotizzato le mie stesse conclusioni, mi chiedo perchè non sia stato GSB (che ne era a conoscenza visto che ha partecipato a quelle discussioni...) a farmele presenti, invece di sventolare l'esperimento dei Cardew come l'unica vera e assoluta verità incontestabile... Tutto questo ovviamente in perfetta Sintonia con la propia "Onestà Intelletuale"... Fate Vobis. :dub:

A dimostrazione della tua malafede (ed il continuo travisare e mistificare quanto scritto da altri, ecco di seguito quanto scritto in questo topic.
gsb ha scritto:In ogni caso, non sei il primo e non sarai l'ultimo a pensare che la combustione non esista.
Ognuno può restare delle proprie opinioni. Oppure basarsi sulle proprie esperienze.

a meno che non dovessi fare tutto l'elenco. In tal caso se conta il numero di persone a favore o contro, fammi sapere, ti porto un elenco telefonico di persobne a favore. Con questo non vogliuo dire niente se non che non è il numero dei pro o contro che conta e che personalmente non mi sento depositario di alcuna verità. Dico solo come la penso e perchè, pronto a cambiare opinione di fronte a dati oggettivi.
Mi piace confrontarmi serenamente e, sebbene tu non riesca in alcun modo ad incrinare la mia serenità, mi scocciano le diatribe inutili, fine a se stesse. Il mio tempo nel forum equivale a divertimento e come tale lo ritengo sacro. Trai le tue conclusioni


Ciao

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Re: canna che fuma

Messaggioda Barbaro67 » 31 marzo 2009, 15:30

GSB per me quello che conta è la Verità. Altrimenti perchè mai mi sarei riproposto di fare un esperimento di questo tipo? Non preoccuparti Giuseppe, non lo faccio solo per dimostrare che qualcuno su alcune teorie ha torto. Lo faccio solo perchè al contrario di altri, non assimilo qualunque Teoria solo perchè la ho letta su un libro, quindi ripeto quello che ho scritto qualche post innanzi, voglio fare come quel Santo famoso, che non crede finchè non ci mette il naso. Il resto della discussione e dei suoi aspetti "pittoreschi" è sotto l'occhio di tutti, quindi per quanto mi riguarda posso solo dire: No Comment. E ripetere il Fate Vobis.

PS Wasky credo che riuscirò a fornire tutta la documentazione necessaria, (non voglio essere Bannato pure qui! :mrgreen: ) con tanto di video e fotografie, mi scuserete se non posterò anche le Lastre ma la mia macchina a Raggi X è in manutenzione per l'Effetto Bomba H creato dalla combustione del Grasso Moly usato per lubrificare la suddetta se sottoposto a Radiazioni. Il video più che altro lo faccio per spiegare anche come si smonta, come si fa un relube e come si rimonta una 977, magari riesco ad essere più utile anche ai Newbies che si avvicinano la prima volta alla AC. Dopotutto i Cardew non hanno Filmato nulla ma hanno fatto comunque i loro Adepti, che dei Cardew si fidano ciecamente anche della sola Scrittura. bellepapa


Saluti, Fabrizio.
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Re: canna che fuma

Messaggioda wasky » 31 marzo 2009, 15:43

Ho sempre pensato IMHO che chi gonfia le gomme con l'azoto vuole bene al portafoglio del suo gommista Fabrizio :wink:

Può andare bene su una formula 1 cmq neppure li lo usano credo usino Aria Pura quindi esente da impurita perchè questo ?


il 75% dell'aria che respiriamo è già azoto, un 25% è formato da:

anidride carbonica
ossigeno
altri gas
impurita come polveri o solventi

quindi abbiamo anche umidità visto che abbiamo CO2 e O

ed è proprio l'umidità che fà innalzare o abbassare la pressione del pneumatico ma non serve azoto basta una comune trappola per condensa sul compressore

ma a me la F1 non piace e la seguo poco :-(

al contrario un' auto che viene presa per 30 km a settimana, la maggior parte del tempo è ferma a far seccare le gomme dall'azoto :D

ovvio le cose cambiano se si ha un golf VR6 in garage e si spinge sull'acceleratore ma parliamo di macchine con prestazioni al di sopra della media cittadina, io ho una Y elefantino blu che fà si e no 4000 km all'anno che me gonfio a azoto :?: :?: l'elefantino :?:

occhio mia moglie ci è cascata a dare i 5 € al gommista e alla prima pioggia con le gomme secche e indurite dopo molto tempo ferma ha preso un palo in fenata e le gomme dopo un pò di tempo con marciapiedi e buche erano da buttare


Vedi ognuno di noi ha le sue convinzioni giuste o sbagliate come potrebbe sembrare a te la mia sul gonfiare le gomme ad azoto

prendi ad esempio chi oggi si ostina a sostenere che le GT ( glass tubes ) suonano meglio dei mosfet

40 anni fà forse poteva essere vero ma prova oggi a mettere i lacuna coil in un valvolare esce uno schifo, poi ovvio se si sente solo il plin plin del jazz è perfetto, io amo la Classe A a stato solido ma credimi non ho mai avuto sotto gli occhi esempi di chi volesse convincere l'altro del contrario, si è vero ci si sfotte tra silicari e valvolari ma stop

idem per la combustione in una AC, Io, Giuseppe e te ne abbiamo diverse parliamone ma non facciamo come i tuttologi da forum che la loro è esatta e quella degli altri no

Non ho contestato neppure io personalmente l'esperimento fatto con l'azoto, ho solo detto che mi sembra un pò strano tutto qui ma cmq quell'esperimento c'è e fino a prova contraria andrebbe preso da tutti come metro per portarne avanti degli altri imho


Vabbe abbiamo parlato di valvole e vi lascio un omaggio cosi ci rilassiamo un pò

http://dailymotion.alice.it/video/k4O1Q4gqSguYbLryFm

Esiste lavoro più bello di questo ?



Roberto


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Re: canna che fuma

Messaggioda SILVER » 31 marzo 2009, 15:45

le lastre a raggi x, come anche la risonanza e la tac, non penetrano i corpi ferrosi, quindi non puoi vedere ciò che sta all'interno..... :P

sto tentando di sdrammatizzare, visto che quello ufficiale si trova in ucraina


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Re: canna che fuma

Messaggioda Barbaro67 » 31 marzo 2009, 16:18

wasky ha scritto:...........
quindi abbiamo anche umidità visto che abbiamo CO2 e O

ed è proprio l'umidità che fà innalzare o abbassare la pressione del pneumatico ......


Pure questo avevo sostenuto, che è l'umidità presente nell'aria ad essere mancata nella prova con l'Azoto, ma mi è stato risposto che c'era troppa umidità nel Topic... megalol :bravo:

wasky ha scritto:http://dailymotion.alice.it/video/k4O1Q4gqSguYbLryFm

Esiste lavoro più bello di questo ?

Roberto


Azzarola, :shock: un Valvolaro "in action"... Uno spettacolo davvero. dalay dalay

PS Ma se sottopongo il mio corpicino ad una pressione di circa 18 Joule, riesco a bruciare con l'Effetto Diesel quei 20 Kg di Grasso Extra che mi porto appresso? :oops:


Saluti, Fabrizio.
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Re: canna che fuma

Messaggioda gsb » 31 marzo 2009, 16:36

Barbaro67 ha scritto:GSB per me quello che conta è la Verità. Altrimenti perchè mai mi sarei riproposto di fare un esperimento di questo tipo? Non preoccuparti Giuseppe, non lo faccio solo per dimostrare che qualcuno su alcune teorie ha torto. Lo faccio solo perchè al contrario di altri, non assimilo qualunque Teoria solo perchè la ho letta su un libro, quindi ripeto quello che ho scritto qualche post innanzi, voglio fare come quel Santo famoso, che non crede finchè non ci mette il naso. Il resto della discussione e dei suoi aspetti "pittoreschi" è sotto l'occhio di tutti, quindi per quanto mi riguarda posso solo dire: No Comment. E ripetere il Fate Vobis.


mah, devi concordare con me, lo spero, che la mia incapacità nel farmi comprendere ammette alcune rare lacune, e quindi è difficile che non ti sia chiaro quanto da me espresso rispetto alla combustione sia nella parte di discusione che ci vede "miseri proitagonisti" sia in quella con Roberto, intanto debbo ringraziarti poichè dopo questa esperienza commetto meno errori di battitura per via dell'allenamento. Per continuare, ed in perfetta coerenza con quanto ho scritto fino ad adesso, ti ribadisco che esperienze di questo tipo sono già state fatte, e con l'ausilio di rilevatori si è visto che anche con l'arma praticamente a secco, vi sono delle emissioni che non sono di aria pura. Ti auguro di riuscire dove altri hanno fallito, poichè è un percorso arduo da intraprendere, a partire, come mi disse un amico, dalla difficoltà di montare la guarnizione senza rovinarla in quelle condizioni. Mi chiedo anche, quante ne dovrai montare per farne esperienza, visto che, a spanne ne avrai smontata forse una.

Barbaro67 ha scritto:PS Wasky credo che riuscirò a fornire tutta la documentazione necessaria, (non voglio essere Bannato pure qui! :mrgreen: ) con tanto di video e fotografie, mi scuserete se non posterò anche le Lastre ma la mia macchina a Raggi X è in manutenzione per l'Effetto Bomba H creato dalla combustione del Grasso Moly usato per lubrificare la suddetta se sottoposto a Radiazioni. Il video più che altro lo faccio per spiegare anche come si smonta, come si fa un relube e come si rimonta una 977, magari riesco ad essere più utile anche ai Newbies che si avvicinano la prima volta alla AC. Dopotutto i Cardew non hanno Filmato nulla ma hanno fatto comunque i loro Adepti, che dei Cardew si fidano ciecamente anche della sola Scrittura. bellepapa

Che bella questa,
magari avessi a disposizione tempo, attrezzature, cultura specifica in vari campi (per non commettere grossolani errori di impostazione), e i soldi necesari a fare delle prove che abbiano un qualche senso!!!!
Ad oggi a livello internazionale, saranno almeno 7 anni che leggo di persone che hanno detto le stesse cose, peccato che
fino ad ora non ho mai trovato in rete esperimenti che diano oggettivamente prove contrarie.
D'altronde non posso che darti ragione, quando leggo un libro di testo, piuttosto che contestarlo a priori, lo studio e ne traggo le mie conclusioni.
Per me, è vero, il libro dei Cardew è la "bibbia" dell'appassionato di ac (senza nessun intendimento di offendere la vera Bibbia). Che ci vuoi fare. Vogliamo dire che ci credo per fede pura? Diciamolo pure, preferisco credere ai Cardew che al primo "pinocchio" che mi dice "bah".


Ciao

G

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