Lubrificazione pallini

Come bisogna procedere allo smontaggio, pulizia e alla lubrificazione della nostra carabina AC, materiali per la: Pulizia a fondo, mantenimento, finitura calci, brunitura a freddo e a caldo e lubrificanti specific
consigli e trucchi

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Messaggioda fausto » 3 maggio 2006, 8:49

roma71 ha scritto:hallo un paio di mesi fà acquistai un paio di scatole di CZ diabolo classic provati con hw40 mi davano ottimi risultati sia in prestazioni sia si rosata a 15 mt, l'unico problema oltre scartare un 10/15% perchè avevano le gonne ovalizzate è che erano sporchissimi. Mi cimentai per la prima e unica volta nella pulizia e lubrificazione fai da te dei pallini perchè ottenni scarsissimi risultati. Il procedimento da me adottano fù lavare i pallini con un detersivo per piatti, risciacquati accuratamente e messi ad asciugare su un panno di cotone. Successivamente spruzzai sulla superfice dei pallini un grasso spry tipo svitor con caratteristiche simili al prodotto postato da fausto ma di marca diversa. Non ho riscontri precisi sull'incremento del vo ma la rosata peggiorò di molto e nessuna rosata era sovrapponibile con quella precedente.
Dove ho sbagliato?
Ciao Giacomo


Salve Giacomo,

hai seplicemente acquistato dei pallini troppo teneri (CZ: Lux, Boxer, ecc.) che, per la loro morbidezza, mal si adattano ad essere utilizzati lubrificati, infatti, la lubrificazione, unita alla loro morbidezza, tende a favorire il salto della rigatura.

I pallini morbidi, con basso tenore d'antimonio, sono ottimi pallini da usare contro lastre di vetro retinato. L'effetto terminale é spattacolare,
mentre i pallini temprati (con alta percentuale d'antimonio) tendono a rimbalzare.

I pallini teneri non devono essere usati in canne microrigate, infatti, tendono a saltare la rigatura anche se non lubrificati.

Ciao Fausto.


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Messaggioda roma71 » 3 maggio 2006, 9:13

Grazie fausto ok drunk
Ciao Giacomo


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Messaggioda roma71 » 10 maggio 2006, 8:24

Questo prodotto può essere usato per lubrificare i pallini?
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ciao giacomo
drunk


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Messaggioda gsb » 10 maggio 2006, 8:47

fausto ha scritto:.....I pallini teneri non devono essere usati in canne microrigate, infatti, tendono a saltare la rigatura anche se non lubrificati.
Ciao Fausto.


Ciao Fausto,
hai toccato un argomento che mi intriga molto, cioè il cosiddetto salto della rigatura.
So per esperienza che quando dici qualcosa lo fai sulla base di tue esperienze dirette (o quantomeno fai riferimento a quelle di persone che tu giudichi serie), ed è a queste evidenze sperimentali che sono interessato. Infatti fino ad oggi sull'argomento ho trovato qualcosa ma niente di definitivo. Da una parte si dice che il fenomeno esiste e dall'altra c'è chi afferma addirittura il contrario, cioè che basta microrigare manualmente una canna liscia (semplici graffi elicoidali a mimare la rigatura) per far si che il pallino acquisisca la rotazione.
Tra le due posizioni ho letto di esperienze condotte con recupero di pallini in fibre di cotone che non hanno rilevato il salto, utilizzando pallini di vario tipo e canne di vario calibro e tipo di rigatura. In questo caso però va detto che chi ha eseguito le prove non ha affermato che il salto non ci fosse, semplicemente ha detto che, nell'ambito circoscritto delle sue prove non lo aveva rilevato.
Capisci bene che sono abbastanza confuso anch'io e, non avendo condotto prove in tal senso, non vedo l'ora di acquisire quante più esperienze possibile sull'agomento, molto meglio se condotte con la serietà con cui tu, ad esempio, sei solito procedere.
Un saluto
Giuseppe


Ciao
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Messaggioda fausto » 12 maggio 2006, 15:09

gsb ha scritto:
fausto ha scritto:.....I pallini teneri non devono essere usati in canne microrigate, infatti, tendono a saltare la rigatura anche se non lubrificati.
Ciao Fausto.


Ciao Fausto,
hai toccato un argomento che m’intriga molto, cioè il cosiddetto salto della rigatura…

Giuseppe



Ciao Giuseppe,

è da premettere che io scrivo solo il risultato di mie esperienze dirette, e se il nostro obiettivo è il raggiungimento del massimo rendimento balistico, allora, in questo caso, il salto della rigatura è un fatto importante d’assimilare.

Per esempio:

a) se utilizziamo una cartuccia cal. 38 sp wc (tipica munizione per tiro accademico PGC) in un revolver S&W, mod 27, in cal. 357 m, la palla seguirà la rigatura, a sei principi destrorsi, e colpirà il bersaglio con precisione, in quanto uscirà dalla canna integra e perfettamente stabilizzata. Con un simile abbinamento è possibile concentrare i colpi in 1” a 25 m;

b) se utilizziamo la stessa cartuccia, sopra indicata, in una carabina a leva Marlin, mod. C 1896, in cal. 357 m, la stessa palla non sarà in grado di seguire la micro rigatura, a dodici principi destrorsi, in quanto la sua morbidezza non è in grado di contrastare la maggiore pressione e velocità generata dalla canna della carabina. Infatti, la palla sarà strappata dal percorso naturale e sarà proiettata sul bersaglio destabilizzata. Se proseguiamo nei tiri il decadimento balistico salirà in modo esponenziale, fino a portare sul bersaglio palle di traverso. Poi basta osservare l’interno della canna per scoprire che un’abbondante impiombatura ha saturato i solchi della micro rigatura e questo fatto ha portato, dopo 50 colpi, ad un allargamento della rosata fino a 10” a 50 m;

c) se, con la stessa carabina, utilizziamo una cartuccia in cal. 357 m ma con una palla in lega ternaria (piombo 95% - stagno 5% - antimonio 5%) da 158 grani con gas check e, per giunta, ben lubrificata, allora, in questo caso, la palla sarà in grado di seguire fedelmente la micro rigatura senza lasciare depositi di piombo. Una cartuccia così assemblata può a raggiungere i 550 m/s con un Eo 158 Kg/m (1.548 joule). Un tale sistema d’arma (carabina - cartuccia) è in grado di concentrare i colpi in 1” a 50 m. Risultato al limite per una cartuccia cal. 357 m;

d) Se il nostro obiettivo, utilizzando palle in lega, è quello di scendere sotto 1” a 100 m, allora, in questo caso, dobbiamo adottare un sistema d’arma più efficiente. Un buon sistema, in grado di generare rosate sotto 1” a 100, è una carabina, bolt action, in cal. 308 w unita a cartucce con palla in lega da 180 grani con gas check. Il trucco sta nel fatto di dotare le palle, fuse in lega ternaria, di un cono di match. In altre parole, basta forare la punta della palla per una profondità di 10 mm con una punta da trapano da ¼ di mm. La punta della palla così forata è in grado di generare un “cono di match” che agevolerà una rapida stabilizzazione del proiettile. Una cartuccia così preparata è in grado di raggiungere i 670 m/s con un’Eo di 267 kg/m (2618 joule) e di concentrare i colpi in ½” a 100 m. Risultato al limite per una palla cal. 308 in lega.

CONSIDERAZIONI

Forti dell’esperienza sopra esposta ora siamo in grado di adattarla alle armi ad aria compressa:

a) i pallini con una lega ternaria morbida (98% piombo - 1% antimonio – 1% stagno) non sono idonei per essere utilizzati in canne micro rigate se la velocità è superiore ai 120-130 m/s, infatti, tendono a lasciare depositi di piombo in canna. L’accumulo di piombo genera stress e favorisce il salto della rigatura con un decadimento della prestazione balistica. Un tipico esempio di pallino morbido è il Lux;

Immagine

b) i pallini con una lega ternaria media (96% piombo – 2% antimonio – 2% stagno) sono idonei per essere sparati in canne micro rigate e sopportano facilmente la potenza fino 20 joule. Un tipico esempio di pallino dalla durezza media è lo JSB Exact.

c) i pallini con una lega ternaria dura (94% piombo – 3% antimonio – 3 stagno) sono idonei per essere sparati in tutte le armi con potenza superiore ai 20 joule. Un tipico pallino duro è l’HN Silver Point.

Se il nostro obiettivo è quello di colpire, con una CZ 200 T, un bersaglio di 5 mm posto a 25 m è evidente che un pallino strutturato come il Lux non sarà in grado di soddisfare il nostro desiderio, infatti, la morbida struttura favorirà il deposito di residui di piombo in canna micro rigata. Deposito che accumulandosi, colpo dopo colpo, porterà ad una degrado della rosata. Mentre un pallino, troppo duro, come l’HN Silver Point, assorbirà energia preziosa senza portare nulla di positivo in cambio. La soluzione, per soddisfare il nostro desiderio, è quella d’utilizzare il pallino JSB Exact che, grazie alla sua durezza media, è in grado d’adattarsi perfettamente alla potenza dell’arma usata.

In altre parole, per avere un buon rendimento balistico occorre che il pallino sia strutturato per la potenza dell’arma usata, e che, tale pallino, sia ben lubrificato al fine d’evitare depositi di piombo in canna. Una canna pulita genera un rendimento balistico superiore, in quanto il pallino subisce un minore stress. Residui di piombo, depositati in canna, stressano il pallino e, nei casi limite, agevolano il salto della micro rigatura.

È mio parere che è poco rorretto affermare: “le canne, delle carabine ad aria compressa, non devono essere pulite”. È più corretto affermare: “io non pulisco la canna, della mia carabina, perché uso solo pallini che generano il massimo rendimento balistico senza rilasciare depositi in canna, ma se la prestazione balistica decade procedo alla pulizia".

Colpire un bersaglio di 5 mm a 25 m è abbastanza agevole, se l’arma è una CZ 200 T. Ma se desideriamo migliorare tale prestazione bisogna sostituire la calciatura originale o dotare i pallini JSB Exact di un cono di match. Ora qualche indizio in più l’avete, e se c’è riuscita una cinesina, potete riuscirvi anche voi. Almeno spero.


Ciao Fausto.

Note: le ultime due CZ 200T (Bignami), da me testate, hanno generato un’Eo di 7,35 joule. Risultato conforme a quanto dichiarato dal certificato di tiro in allegato all’arma. In altre parole, nella confezione, unito al certificato di tiro, è presente una stringa di 5 colpi con registrato, la velocità generata dai pallini JSB. Prima dell’acquisto visionare tale documento per accertarsi della perfetta taratura di potenza dell’arma.


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Messaggioda roma71 » 12 maggio 2006, 16:07

Sono daccordo con Carlo :cool: :cool: grazie Fausto per aver condiviso il risultato delle tue esperienze. ok
ciao Giacomo drunk


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Messaggioda wasky » 12 maggio 2006, 16:20

Carlo5 ha scritto:Ottimo fausto Questo post andrebbe messo in evidenza?
Complimenti ancora
Ciao


hai perfettamente ragione carlo5, ora è Stikkato come topic importante dalay dalay dalay

splendide spiegazioni Fausto grazie


dutch


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Messaggioda Kurtzzz » 12 maggio 2006, 19:11

...questo concetto, salto della rigatura, mi spiega molte cose anche se posso riportare l'esperienza solo con la pistola...

e proprio con i lux... dopo circa 20 tiri, la rosata a 10 mt è diventata assolutamente intollerabile (colpi addirittura fuori bersaglio) e canna veramente lercia.... con i lux la bimbetta si attesta sui 140 m/s quindi devo ritenere di essere "fuori dal limite" di impiego per questi diaboli....


complimenti a tutti per i vari concetti esposti!


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Messaggioda wasky » 12 maggio 2006, 19:30

Dutch ha scritto:una considerazione sulla pulizia della canna:

una volta usati pellets trattati con lubrificanti vari, la canna sicuramente ne porterà le tracce sotto forma di residui, questi residui, se uniti a polvere che sicuramente viene trattenuta, possono creare problematiche ? conviene pulire la canna dopo l'uso di pallini lubrificati per evitare morchie ?


dutch


mi autoquoto :D :D volevo sapere cosa mi dite in merito

:oops: :oops:


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Messaggioda gsb » 12 maggio 2006, 19:50

Ciao Fausto,
Ti ringrazio per l'esposizione, ma la mia domanda era però leggermente diversa.
Partiamo dal presupposto comune, cioè che le canne non vanno pulite sintanto che non sono impiombate o quantomeno zozze o unte di grassi e/o depositi (generalizzo).
Bene, quello che volevo sapere è se hai avuto evidenza di salto di rigatura in canne ac.
Ora mi sembra di capire che tu abbia avuto questa evidenza su canne microrigate utilizzando leghe morbide (ma solo dopo aver impiombato la canna).
Mi chiedo, senza ombra di polemica, se le brutte rosate siano per te sinonimo di salto di rigatura o se sapendoti persona preparata e precisa (e non scherzo nel dirlo), tu abbia recuperato i pallini e che la prova del salto sia evidenziata dall'assenza (o deformazione) dei segni tipici della rigatura sul pallino stesso.
E' mia piccola esperienza nel tempo aver notato come quello che vale di solito per le armi a fuoco, non sempre abbia corrispondenza con le ac. Le pressioni ed accelerazioni generate dall'accensione della polvere hanno ben più alta probabilità di portare come risultato ad uno strappo sulle rigature in canne impiomvbate di quanto può avvenire con le ac.
Le scarse prestazioni di una canna ac impiombata sono spesso ascrivibili più che al salto di rigatura al fatto che la canna impiombata agisce da dies nei confronti del pallino (e di solito nelle springer full l'impiombatura è evidente nella prima porzione di canna, dalla culatta per intenderci) e quindi il pallino ormai sottocalibrato rispetto al diametro di volata, non usufruisce della stabilizzazione data dalla strozzatura in volata con il risultato di rosate sempre più larghe quanto più è importanmte l'impiombatura. Ma da qui a dire che c'è il salto, serve l'evidenbza.
Ecco quello che ti chiedevo.
Che la lubruificazione si a essenziale ed eviti impiombature mi trova pienamente daccordo, e tanto più quanto più è potente l'arma (come ho affermato anche in precedenza)
Per il salto della rigatura però, consentimi di accettare solo evidenze sperimentali tue (le accetto e ratifico con piacere, come ho detto ho ampia stima delle tue prove), mentre per le interpretazioni dei fenomeni, fino ad evidenza sperimentale, speculerò di mio così come tu fai di tuo.
Ciao
Giuseppe


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Messaggioda fausto » 13 maggio 2006, 9:02

Dutch ha scritto:
Dutch ha scritto:una considerazione sulla pulizia della canna:

una volta usati pellets trattati con lubrificanti vari, la canna sicuramente ne porterà le tracce sotto forma di residui, questi residui, se uniti a polvere che sicuramente viene trattenuta, possono creare problematiche ? conviene pulire la canna dopo l'uso di pallini lubrificati per evitare morchie ?


dutch


mi autoquoto :D :D volevo sapere cosa mi dite in merito

:oops: :oops:


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Ciao Roberto,

è mio parere che, se i pallini sono ben lubrificati il problema non sussiste in quanto il lubrificante depositato in canna è in quantità insignificante, quindi non in grado di creare problematiche. Polvere e morchia compresa. In altre parole, i problemi alla lunga, specie nelle carabine full, lo creano i pallini di bassa lega non lubrificati o pellets lubrificati con un lubrificante non idoneo (olio per motore, olio d’oliva, ecc. ecc.). Se si è usato un lubrificante non idoneo, allora, in questo caso una buona pulizia della canna é d'obbligo.

Io, per ben lubrificati, intendo una lubrificazione che è stata testata su migliaia di pallini e utilizzati in armi con una potenza diversa: 3 joule - FAS AP.604, 6 joule - HW45, 7,45 joule - CZ 200T, 27 joule - Diana 52 full. Naturalmente un buon cronometro balistico deve confermare che i pallini ben lubrificati hanno generato, sempre, un sensibile incremento di velocità con una DS leggermente inferiore. Indicativo è che, con una CZ 200T, dopo un centinaio di bersagli da BR25, i pallini ben lubrificati hanno sempre generato un punteggio superiore ai pallini di fabbrica. In poche parole, un pallino ben lubrificato genera sempre, in qualunque arma, prestazioni balistiche superiori rispetto a pallini di fabbrica.

È privo di buon senso lubrificare i pallini a spanne, in pratica, senza prima lavarli o verificare il risultato con un cronografo balistico. In altre parole, occorre sperimentare con metodo e strumenti adeguati, e spesso la soluzione ideale é anche la più economica.

Ciao Fausto.


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Messaggioda fausto » 13 maggio 2006, 10:31

gsb ha scritto:Ciao Fausto,
Ti ringrazio per l'esposizione, ma la mia domanda era però leggermente diversa.
Partiamo dal presupposto comune, cioè che le canne non vanno pulite sintanto che non sono impiombate o quantomeno zozze o unte di grassi e/o depositi (generalizzo).
Bene, quello che volevo sapere è se hai avuto evidenza di salto di rigatura in canne ac.
Ora mi sembra di capire che tu abbia avuto questa evidenza su canne microrigate utilizzando leghe morbide (ma solo dopo aver impiombato la canna).
Mi chiedo, senza ombra di polemica, se le brutte rosate siano per te sinonimo di salto di rigatura o se sapendoti persona preparata e precisa (e non scherzo nel dirlo), tu abbia recuperato i pallini e che la prova del salto sia evidenziata dall'assenza (o deformazione) dei segni tipici della rigatura sul pallino stesso.
E' mia piccola esperienza nel tempo aver notato come quello che vale di solito per le armi a fuoco, non sempre abbia corrispondenza con le ac. Le pressioni ed accelerazioni generate dall'accensione della polvere hanno ben più alta probabilità di portare come risultato ad uno strappo sulle rigature in canne impiomvbate di quanto può avvenire con le ac.
Le scarse prestazioni di una canna ac impiombata sono spesso ascrivibili più che al salto di rigatura al fatto che la canna impiombata agisce da dies nei confronti del pallino (e di solito nelle springer full l'impiombatura è evidente nella prima porzione di canna, dalla culatta per intenderci) e quindi il pallino ormai sottocalibrato rispetto al diametro di volata, non usufruisce della stabilizzazione data dalla strozzatura in volata con il risultato di rosate sempre più larghe quanto più è importanmte l'impiombatura. Ma da qui a dire che c'è il salto, serve l'evidenbza.
Ecco quello che ti chiedevo.
Che la lubruificazione si a essenziale ed eviti impiombature mi trova pienamente daccordo, e tanto più quanto più è potente l'arma (come ho affermato anche in precedenza)
Per il salto della rigatura però, consentimi di accettare solo evidenze sperimentali tue (le accetto e ratifico con piacere, come ho detto ho ampia stima delle tue prove), mentre per le interpretazioni dei fenomeni, fino ad evidenza sperimentale, speculerò di mio così come tu fai di tuo.
Ciao
Giuseppe


Ciao Giuseppe,

è mio parere che:

a) le canne vanno pulite quando si nota un calo di prestazione balistica, e questo senza aspettare l’impiombatura totale o il salto di rigatura, o quant’altro. Il problema è che, molti appassionati d’a.c. non hanno la benché minima idea del potenziale o di come mettere insieme un buon sistema d’arma (carabina + ottica + pallino). In altre parole, non sono in grado di comprendere se il calo di prestazione è da addebitare all’arma, all’ottica, o al pallino;

b) è vero, è più facile evidenziare un salto di rigatura in una palla in lega cal. 357 m o 308 w che in un pallino diablo. Ma quello che conta è, a mio parere, che basta un piccolo residuo di piombo, depositato in canna, per intralciare il percorso naturale del pallino. Un percorso ostacolato da residui di piombo altera la precisione di un’arma. Da quì nasce l'esigenza di lavare e lubrificare i pallini. Non ha importanza se il pallino ha saltato o non ha saltato la rigatura. Ciò che conta è comprendere che basta un residuo di piombo per rovinare la prestazione balistica. Assimilato questo semplice concetto basta pulire la canna e l’arma riprende a generare rosate corrette.

Ciao Fausto


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Messaggioda gsb » 13 maggio 2006, 11:00

Ciao caro Fausto.
Non posso che condividere parola su parola quanto hai scritto.
Come sempre, oltre al dono della sintesi, ed al pragmatismo, hai la capacità di offrire piccole perle di saggezza ac, che rendono più ricche le nostre conoscenze.
Al riguardo dell'importanza di utilizare pallini lubrificati infatti in rete vi è ben poca cosa, un articolo mi aveva colpito, parecchi anni fa, ed era dell'amico Roberto Mastrofini. Una prova da lui effettuata con l'eliminator e pallini lubrificati in vario modo pubblicata su un sito estero.
Ricordo che, per le armi potenti, al fine di ridurre l'impiombamento (di molto ridotto da una corretta lubrificazione) consigliava se se ne era capaci, una lucidatura della canna che, insieme alla lubrificazione aumentava considerevolmente il tempo di impiego della canna prima di una nuova spiombatura.
Che ne pensi? e in che modo consiglieresti di procedere? La classica JB Bore Past più la JB da lucidatura finale o che?
Ciao
Giuseppe


Ciao

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Messaggioda wasky » 13 maggio 2006, 11:06

se non ricordo male Mastrofini, consigliava spesso la JB Bore ( lessi qualcosa di suo su Yahoo )

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Messaggioda gsb » 13 maggio 2006, 11:19

Ciao Duch,
la JB è un prodotto molto conosciuto dagli appassionati di armi, ma la procedura per un suo corretto utilizzo lo è meno. Mi piacerebbe sentire a questo proposito l'esperienza di Fausto.

Con Fausto poi mi piacerebbe continuare il discorso sul "cono di match" che mi vede assolutamente ignorante. Mipiacerebbe conoscere il principio fisico alla base, o quantomeno mi piacerebbe sentire o leggere (un link magari o un libro) del suo utilizzo e di come potrebbe a suo parere essere realizzato su pallini ac. Il metodo di foratura e se vi è necessità di perfetta coassialità del foro o se è insita nel principio di funzionamento del cono match una qualche autocorrezione del sistema (legata alla rapida rotazione del pallino) che fa si che sia efficace anche in presenza di infinistesima eccentricità del foro. Poi suo diametro (1/8mm?), profondità (un paio di mm?) e come praticarlo.
Insomma, sto qui ad occhi e orecchie aperti con la lingua penzoloni in trepidante attesa.
Ciao
Giuseppe


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Messaggioda fausto » 13 maggio 2006, 15:12

gsb ha scritto:Ciao caro Fausto.
Non posso che condividere parola su parola quanto hai scritto.
Come sempre, oltre al dono della sintesi, ed al pragmatismo, hai la capacità di offrire piccole perle di saggezza ac, che rendono più ricche le nostre conoscenze.
Al riguardo dell'importanza di utilizare pallini lubrificati infatti in rete vi è ben poca cosa, un articolo mi aveva colpito, parecchi anni fa, ed era dell'amico Roberto Mastrofini. Una prova da lui effettuata con l'eliminator e pallini lubrificati in vario modo pubblicata su un sito estero.
Ricordo che, per le armi potenti, al fine di ridurre l'impiombamento (di molto ridotto da una corretta lubrificazione) consigliava se se ne era capaci, una lucidatura della canna che, insieme alla lubrificazione aumentava considerevolmente il tempo di impiego della canna prima di una nuova spiombatura.
Che ne pensi? e in che modo consiglieresti di procedere? La classica JB Bore Past più la JB da lucidatura finale o che?
Ciao
Giuseppe


Ciao Giuseppe,

la lucidatura a specchio della canna é un passo in avanti. Meno attrito genera la canna meno depositi parassiti trattiene e più energia utile resta disponibile. Sarebbe l'ideale trovare una canna lappata e lucidata a specchio, come usavano i veri maestri armieri di una volta. Ma la fortuna ha voluto che un vero artista altoatesino, tra una battuta di caccia e l'altra, ha trovato il tempo per lucidare a specchio le mie canne. Tutte le mie armi da fuoco hanno la canna lucidata a specchio.

Per le armi ad a.c. solo la FAS AP.604 monta una canna rifinita a specchio. Mentre la CZ 200 T monta una calciatura "Ginb" e anche questo é un passo in avanti per contenere le rosate in pochi mm.

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Ciao Fausto.


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Messaggioda felix62 » 14 maggio 2006, 10:46

Ciao Fausto
complimenti davvero ma ...la tua è una depo???
semplicemente meraviglioso, vista la distanza ..ma secondo te dipende dalla tua canna a specchio o........?
mai visto cose del genere
buona domenica


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Messaggioda fausto » 14 maggio 2006, 10:58

gsb ha scritto:Ciao Duch,
la JB è un prodotto molto conosciuto dagli appassionati di armi, ma la procedura per un suo corretto utilizzo lo è meno. Mi piacerebbe sentire a questo proposito l'esperienza di Fausto.

Con Fausto poi mi piacerebbe continuare il discorso sul "cono di match" che mi vede assolutamente ignorante. Mipiacerebbe conoscere il principio fisico alla base, o quantomeno mi piacerebbe sentire o leggere (un link magari o un libro) del suo utilizzo e di come potrebbe a suo parere essere realizzato su pallini ac. Il metodo di foratura e se vi è necessità di perfetta coassialità del foro o se è insita nel principio di funzionamento del cono match una qualche autocorrezione del sistema (legata alla rapida rotazione del pallino) che fa si che sia efficace anche in presenza di infinistesima eccentricità del foro. Poi suo diametro (1/8mm?), profondità (un paio di mm?) e come praticarlo.
Insomma, sto qui ad occhi e orecchie aperti con la lingua penzoloni in trepidante attesa.
Ciao
Giuseppe


Ciao Giuseppe,

in poche parole, il “cono di match” è l’effetto che si genera quando un cambio di pressione, generato da un jet o da un proiettile, rompe la barriera del suono.

Se sezioniamo una palla Sierra Match King cal. 308, in prossimità della punta, la palla, nasconde una cavità. Una cavità collegata con l’esterno da un piccolo foro. Tale cavità è stata adottata per ridurre la pericolosità dei proiettili cal .308 nei tiri sportivi, infatti, una palla cal. 308, senza tale cavità, può essere letale fino ad una distanza di 4.000 m. La cavità ha lo scopo di rendere la palla fragile (esplosiva) se incontra un ostacolo sul suo percorso. A volte basta un bersaglio di cartoncino più consistente del solito per farla esplodere. Esplodendo perde stabilità e, in generale, s'arresta entro qualche centinaio di metri.

Immagine

Quello che i tecnici, inizialmente, non hanno previsto era che tale soluzione tecnica migliorava la precisione balistica. In poche parole, una buona carabina da caccia, come il mio Zoli AZ 1900, con una munizione dotata di palla Sierra Match King, a 100 m, infila un colpo dentro l’altro, mentre, con la stessa palla ma con il foro chiuso, la rosata sul bersaglio, si allarga fino a 12/20 mm.

In altri termini, sotto l’azione dei gas di lancio la palla, in canna, accumula nella cavità una gran quantità d’aria, che comprimendosi si surriscalda. Poi, quando la palla ha lasciato il vivo di volata, l’aria compressa surriscaldata si espande notevolmente, e si scontra con l’aria fredda dell’ambiente circostante. Da tale scontro, di pressione, l’aria surriscaldata ripiega su se stessa generando un cono di match(ammortizzatore) che agevola la stabilizzazione del proiettile. Questo è l’effetto generato dal cono di match applicato alla balistica.

Se applichiamo l’esperienza sopra esposta, all’a.c., possiamo iniziare a prendere in considerazione una palla Hornady in cal. 172” (4,367 mm) da grani 20 (g. 1,296) HP. Con un coefficiente balistico di 0,185 e una densità sezionale di 0,097 e, per giunta, con una cavità collegata con l’esterno da un piccolo foro, é una palla da sperimentare per chi ricerca la massima precisione e possiede una Diana 52 full. Effettivamente, dopo avere adattato le palle Hornady, alla potenza della Diana 52 full, sono rimasto più che sorpreso dai risultati, ma col portafoglio vuoto: spendere 19,oo $ per 100 palle cal. 172” è una cosa che mi posso permettere una volta ogni tanto.

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Forte dell’esperienza accumulata con le palle Hornady cal. 172" ho iniziato a sperimentare (forare) i pallini di piombo, normalmente venduti, per migliorare la prestazione balistica. I risultati sono incoraggianti, ma è la pazienza certosina che mi manca. Io, vi ho fornito qualche indizio su cui riflettere, e mi auguro, anzi sono certo, che qualche appassionato, animato da pazienza certosina, risolto l’enigma ci comunichi il risultato.

Buon divertimento.

Ciao Fausto.


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Messaggioda fausto » 14 maggio 2006, 11:19

felix62 ha scritto:Ciao Fausto
complimenti davvero ma ...la tua è una depo???
semplicemente meraviglioso, vista la distanza ..ma secondo te dipende dalla tua canna a specchio o........?
mai visto cose del genere
buona domenica


Ciao Feli62,

la mia è un depo originale di fabbrica. Non ho manomesso nessun sigillo. Scatto compreso.

Ho postato un bersaglio normale al solo fine d'indicare il potenziale della CZ 200 T. I 100 tiri sono stati effettuati in meno di 15 minuti. Con un minimo d'impegno posso fare di più, ma non voglio demoralizzare qualche esperto.

Io, al tuo posto, inizierei con rendere armonico il colpo di frusta generato dalla canna della CZ 2OO, poi si può migliorare il coefficente balistico del pallino utilizzato (vedi cono di match), infine adotterei un buon compensatore simile al mio (vedi mio intervento: compensatori). Il tutto senza trascurare l'ottica (vedi mio intervento: ottica).

Dopo avere bene assimilato quanto sopra, puoi permetterti d'allemblare un sistema d'arma in grado di competere anche contro una FWB.

Buona fortuna.

Ciao Fausto.


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Messaggioda er-peggio » 14 maggio 2006, 18:02

E' veramente un piacere leggervi!!! Grazie per i preziosi consigli, sia a Fausto che a Giuseppe... mi metterò subito a modificare qualche pallino provando a fare il cono di match (o almeno ce la metterò tutta).

Non ho parole, sono completamente assorbito quando leggo i vostri scritti e vi ringrazio infinitamente di condividere la vostra esperienza per aiutare chi (come me) è alle prime armi e non mi vergogno a dirlo.

Un salutone :wink:


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