Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Come bisogna procedere allo smontaggio, pulizia e alla lubrificazione della nostra carabina AC, materiali per la: Pulizia a fondo, mantenimento, finitura calci, brunitura a freddo e a caldo e lubrificanti specific
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Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda maxi_977 » 10 giugno 2016, 13:46

Si sa... il sole ha anche effetti deleteri, specie su materiali che sono sensibili agli ultravioletti... in genere sono i polimeri che risentono maggiormente di questa azione, sfarinandosi come neve vecchia o diventando inevitabilmente fragili.

Ed cio` che e` accaduto agli schermi del mio amatissimo cronografo, un superbo Prochrono Digital compagno fidato di tante misurazioni, i cui schermi ahime` furono da me improvvidamente dimenticati sul campo di gara, recuperati poi da un amico, che per vie traverse me li fece riavere.
Forse rimasero esposti al sole per troppo tempo, magari lasciati esposti in auto sulla cappelliera, che i candidi schermi diventarono cosi` fragili da spezzarsi tra le mani, al primo tentativo di montaggio sul cronografo.
1^ Adunata Nazionale 04.jpg

Beh la cosa non mi fece certo piacere, ma nemmeno mi angustiai piu` di tanto, avendo conoscenze ed attrezzature per recuperare la situazione.

Alla prima occasione mi procurai al brico, una lastra da 1000*500mm in acrilico lattescente di credo 3 millimetri di spessore, non trovando purtroppo quella in policarbonato, materiale bel piu` idoneo del fragile plexiglass ad essere sottoposto a stress meccanici, ma dato che, almeno nel mio caso, spesso la frase "vuolsi cosi` cola` dove si puote cio` che si vuole", non risponda al vero, per cui mi arrangiai con quello che ho a disposizione... cioe` una lastra di acrilico. :-)

Tagliarlo non e` difficile, basta sapere che se non si vogliono collezionare insuccessi e` meglio farlo con una sega a mano, perche` il plexiglass ha la tendenza a impastare i denti della lama che a sua volta genera calore che rammollisce il materiale, che impasta ancora di piu` la lama... in una reazione a catena che finisce con la la rottura della lastra... quindi niente sega a disco, ma nemmeno seghetto alternativo, piu` lento ma che produce un taglio non esaltante, che poi va in qualche modo lisciato... allora tanto vale un seghetto a mano, ma dato che sono innegabilmente pigro, la prospettiva di tutti quel movimento di anda e rianda, senza la certezza di un buon risultato, mi ha spinto a tentare la stessa tecnica che si usa col vetro... una bella incisione precisa e sufficientemente profonda, poi uno spigolo affilato di tavolo, a fare da appoggio, una tavoletta con due strettori a serrare la lastra sul tavolo ed infine la stessa manovra decisa che si usa con una lastra di vetro, magari con l'ausiolio di un quadrellone di legno, per flettere il pezzo che sporge in maniera uniforme... Tac! il suono puo risultare ansiogeno, almeno la prima volta, finche non si osserva il risultato... in genere se si usano cautele simili a quelle descritte, la lastra si spezza in modo preciso, al massimo qualche piccola sbavatura, che puo` essere eliminata, raschiando il bordo con una rasiera.

Una volta accorciate alla giusta lunghezza le striscie ottenute, quattro pezzi in profilato esagonale in alluminio, forato opportunamente e filettato in modo da ricevere una vite di fissaggio, hanno completato la fase produttiva degli schermi, di solito e` a questo punto che mi chiedo se il lavoro fi qui` svolto sia esaurito o se ci sia spazio per miglioramenti ulteriori... ma certo, gli illuminatori !!

Tempo addietro mentre ero in uno di quel bazar gestito da cinesi, avevo acquistato, per una cifra quasi irrisoria, un paio di lunghe striscie di diodi led bianchi, proprio per fare gli illuminatori degli schermi, ma il fatto di aver smarrito questi ultimi, aveva messo uno stop al programma.

Chiamare provvida la rottura di qualcosa, e` sicuramente strano, ma almeno in questo caso, l'esito e` stato provvidenziale :-)

In quattro e quattr'otto appoggiai temporaneamente una fila di led nella mezzeria dei nuovi schermi opalini, equidistante dalle torrette metalliche che fanno da alloggiamento alle aste metalliche degli stessi ed e` a questo punto che mi venne l'idea di dargli diginita` di conduttori elettrici, quindi operai in tal senso saldando sul PCB dei connettori a tulipano e dotai le torrette di brevi spezzoni di filo con i giusti colori, per non equivocare le polarita`. :-)

Foto0156.jpg

Foto0155.jpg

Foto0154.jpg


Il risultato illuminotecnico e` quello che vedete, anche se nella foto il cablaggio dell'alimentazione risulta provvisoriamente alimentato da una batteria, mentre il sistema definitivo prevede anche un alimentatore lineare, onde evitare qualsiasi effetto stroboscopico che possa influire sulla misurazione dello strumento... insomma dentro quel piccolo alimentatore rigorosamente riciclato, sia il trasformatore sia il condensatore di livellamento, sono ben dimensionati onde evitare sfarfallamenti sotto carico.

ciao max
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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda gilarmar » 10 giugno 2016, 14:47

:cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: e poi ancora :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool: :cool:
A parte il vedere il risultato bellissimo è il leggerti che lascia strabiliati, di la verità sei un poeta: tecnico, elettromeccanico, tornitore, fresatore e saldatore.
Ci ho preso vero? megalol megalol megalol megalol megalol megalol


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda maxi_977 » 10 giugno 2016, 14:55

gilarmar ha scritto:A parte il vedere il risultato bellissimo è il leggerti che lascia strabiliati, di la verità sei un poeta: tecnico, elettromeccanico, tornitore, fresatore e saldatore.
Ci ho preso vero?


diciamo che sono un hobbysta "avanzato"... (si dal giorno precedente... dira` qualcuno) :sorriso:

grazie per gli apprezzamenti letterari oltre a quelli tecnici :oops:

ciao ragazzaccio

max


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda Calbas » 10 giugno 2016, 15:20

Ma meno male che si è rotto; così si che funziona bene ed è anche bello.

Siccome sono "bastardo dentro" ti metto una pulce nell'orecchio: cosa ne diresti di metterci uno schermo diffusore sotto i led?
:fiufiu:


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda maxi_977 » 10 giugno 2016, 16:12

Calbas ha scritto:Ma meno male che si è rotto; così si che funziona bene ed è anche bello.

Siccome sono "bastardo dentro" ti metto una pulce nell'orecchio: cosa ne diresti di metterci uno schermo diffusore sotto i led?
:fiufiu:


si devo dire che ci avevo pensato, ma funziona cosi` bene che poi non ne ho fatto nulla... anche se sono pronto a rivedere il mio pensiero, come sempre.

La mia idea era sempre di usare lo stesso materiale, ma per avere uniformita` di illuminazione avrei dovuto metterlo piuttosto basso, in modo da ridurre sensibilmente la finestra di sparo... magari con due schermi posti ad una certa distanza... :idea:

Quello che invece mi e` frullato spesso per la testa, e` stata l'idea di costruirmi uno schermo in panno nero da mettere sopra, specie nelle giornate di sole pieno senza nubi... in modo da non avere influenze di lettura o da limitarle al massimo, dato che e` un problema noto, ma dovrei pensare innanzi tutto al telaietto ripiegabile per lo sbalzo della falda anteriore e posteriore (tipo il cappellino da base-ball per capirci) ed alle tasche per le zavorre laterali, il sistemino anti brezza... ma personalmente sotto le armi, oltre a riattaccare i bottoni persi non mi sono cimentato, quindi avrei bisogno di mia moglie della sua macchina da cucire oltre che della sua competenza.

Un'altra cosa su cui lavorero` prima o poi, sara` uno schermo anticolpo, visto che quello che mi ero costruito l'ho regalato ad un amico che ha lo stesso cronografo, ma che stavolta inglobi anche una piccola web-cam wi-fi come questa, http://www.ebay.it/itm/MINI-ai-BALL-WiF ... 1281729775 che inquadri il display dello strumento, in modo da avere sul pc portatile o sul furbofono, la lettura della velocita` del cronografo posto al bersaglio, per la determinazione della balistica terminale... (miezzeca che parolone... :-).

ciao max


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda maxi_977 » 10 giugno 2016, 16:31

maxi_977 ha scritto: ma dato che, almeno nel mio caso, spesso la frase "vuolsi cosi` cola` dove si puote cio` che si vuole", non risponda al vero, per cui mi arrangiai con quello che ho a disposizione... cioe` una lastra di acrilico. :-)


scusate tempi sbagliati... dovuti alla pessima abitudine di correggere e non rileggere, chiedo venia

la frase giusta sarebbe: non risponde al vero,per cui mi arrangio con quello che ho a disposizione... cioe` una lastra di acrilico. :-)[/quote]

max

P.S. Vorrei solo aggiungere che per fare le torrette esagonali, chi non ha la possibilita` di farsele tornire, puo` usare quelle per la giunzuine di barre filettate... si trovano anche in acciao inox.
http://www.novarametalli.it/contents/it ... ttate.html


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda Calbas » 10 giugno 2016, 17:30

Veramente non conosco il funzionamento di quel crono e nemmeno degli altri; mi immagino che funzioni come la rotella del mouse (infatti avevo pensato di farne uno in quel modo). Ho letto che esistono condizioni in cui funziona male e non riesco a capire cosa possa disturbare la lettura proprio perché mi manca lo schema.

Mi era solo venuto in mente che a guardare i led da sotto si vede una fila di punti ultrabrillanti separati; ma se funziona bene lascialo così.
Diceva un mio maestro: se funziona quel che basta, non toccar se no si guasta.
:mrgreen:


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda maxi_977 » 10 giugno 2016, 20:44

Calbas ha scritto:Veramente non conosco il funzionamento di quel crono e nemmeno degli altri; mi immagino che funzioni come la rotella del mouse (infatti avevo pensato di farne uno in quel modo).


Si piu' o meno e' simile, nel senso che net cronografo, un'oscillatore ad onda quadra, il cui periodo e' rigorosamente noto e comunque breve, perche' la frequenza di funzionamento e' elevata, viene acceso dal primo sensore e fermato dal secondo... in questro lasso di tempo un cicuito contatore conta il numero dei periodi, in modo da ricavare il tempo in cui l'oscillatore e' rimasto acceso, ovvero il tempo che il proiettie ha impiegato a percorrere una distanza nota... cioe' il "piede" di spazio che intercorre tra i due sensori... da li a ricavare la velocita' facendo spazio_fratto_tempo al microprocessore serve qualche nanosecondo e per di piu' si puo' permettere anche di convertirne il valore, nel sistema di riferimento che preferisci... imperiale o metrico decimale che sia :0).


Calbas ha scritto: Ho letto che esistono condizioni in cui funziona male e non riesco a capire cosa possa disturbare la lettura proprio perché mi manca lo schema.

Si, strano ma vero i sensori possono essere "accecati" da un'elevata illuminazione, pensa al pieno sole estivo, in assenza di nubi, quando anche a te risultano indispensabili gli occhiali da sole, il povero sensore ha difficolta' a leggere la variazione di luminosita' che il piccolo pellet provoca... e' per tale motivo che pensavo allo schermo oscurante in panno nero... ma fino ad ora ho risolto misurando all'aperto in giornate nuvolose... :0)

Calbas ha scritto:Diceva un mio maestro: se funziona quel che basta, non toccar se no si guasta.

Fantastica... questa se permetti la adotto seduta stante... e' troppo carina :cool: :cool:

ciao max


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda racigreg » 11 giugno 2016, 8:08

diciamo che sono un hobbysta "avanzato"... (si dal giorno precedente... dira` qualcuno) :sorriso:
max[/quote]

Buongiorno , avanzato da ieri ? magari . Ma avantissimo sul domani di sicuro :cool: :cool: :cool: :bravo:


Gregorio


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Re: Ultravioletti e loro effetti deleteri...

Messaggioda maxi_977 » 11 giugno 2016, 8:41

racigreg ha scritto: Ma avantissimo sul domani di sicuro

Grazie, ma non esageriamo... :oops: , mia nonna diceva sempre "impara l'arte e mettila da parte" ed io ne ho fatto tesoro.

Scherzi a parte senza saperlo sono da sempre un seguace convinto di Mattew Crawford... :0)
http://www.interruzioni.com/crawfordlavoromanuale.htm

Leggi cosa scrive tra l'altro:

La creatività dell'artigiano non è una generica qualità da liberare, uscendo da prospettive conformiste, come ci incitano a fare i moderni pedagoghi, ma il frutto di anni di lavoro e di amore per la propria attività. La creatività dell'artigiano è basata sull'esperienza e l'intuizione. L'artigiano esperto possiede infatti quel quid, nella soluzione dei problemi cui si applica, che nessun computer, nessun libretto di istruzioni, nessuna lista di regole e nessun programma standardizzato di insegnamento possono garantire.

E' un grande :0)

ciao max


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