comprare una carabina in spagna
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comprare una carabina in spagna
salve a tutti chi mi può dire se compro una carabina su un sito spagnolo dopo si deve regolarizzare in italia? grazie anticipatamente
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Re: comprare una carabina in spagna
e come fai a comprarla in spagna se in italia la legge dice che tramite posta non si può avere nulla??se non accessori e cose del genere??? 

- gilarmar
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Re: comprare una carabina in spagna
si può fare. Ho letto in alcuni siti la procedura da fare. Ti scrivo a grandi linee che cosa bisogna fare:
- bisogna avere prima di tutto un porto d'armi
- poi trovare un'armeria disposta a tenerti congelata una carabina che verrà considerata arma.
- farti date la matricola e fare tutti la documentazione per bancare la carabina al banco nazionale
- chiedi la bancatura.
- chiedere dopo tutta la regolare procedura, qui non ricordo se è il banco nazionale o laltro organo di vigilanza.
- andare invquestura con tutto per chiedere autorizzazione ad acquistare all'estero o qualcosa del genere.
E dopo se tutto va come andare, dai 5/7 mesi, puoi addirittura farti arrivare a casa la carabina.
Ora non ho sicuramente detto tutti i passaggi, ma 2 mesi fa ho letto questa odissea fatta da uno del forum che facendo tutto questo si è fatto spedire tutto a casavsenza problemi. Tutto sta a seguire nel modo guusto la procedura. Informati all'ufficio porto d'armi dovrebbero conoscere esattamente l'iter
- bisogna avere prima di tutto un porto d'armi
- poi trovare un'armeria disposta a tenerti congelata una carabina che verrà considerata arma.
- farti date la matricola e fare tutti la documentazione per bancare la carabina al banco nazionale
- chiedi la bancatura.
- chiedere dopo tutta la regolare procedura, qui non ricordo se è il banco nazionale o laltro organo di vigilanza.
- andare invquestura con tutto per chiedere autorizzazione ad acquistare all'estero o qualcosa del genere.
E dopo se tutto va come andare, dai 5/7 mesi, puoi addirittura farti arrivare a casa la carabina.
Ora non ho sicuramente detto tutti i passaggi, ma 2 mesi fa ho letto questa odissea fatta da uno del forum che facendo tutto questo si è fatto spedire tutto a casavsenza problemi. Tutto sta a seguire nel modo guusto la procedura. Informati all'ufficio porto d'armi dovrebbero conoscere esattamente l'iter
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Re: comprare una carabina in spagna
predator9 ha scritto:salve a tutti chi mi può dire se compro una carabina su un sito spagnolo dopo si deve regolarizzare in italia? grazie anticipatamente
chiedo scusa, non per sapere i fatti tuoi, ma di quale meraviglia armiera stiamo parlando?
max
non c'e` mai stata, come c'e` oggi, tanta gente che scrive e cosi` poca che legge.
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Re: comprare una carabina in spagna
Questo è quello che ho trovato in giro su questo argomento:
"Di fatto, è però consentito "importare" armi nel rispetto delle vigenti disposizioni. Se l'importazione avviene da paesi CEE, la procedura da seguire risulta semplificata.
La regolamentazione è contenuta nella Direttiva CEE 477/91 (autorizzazione al trasferimento di armi da fuoco
art. 11 comma II). Si tratta di richiedere alla Questura il rilascio di un apposto documento denominato "accordo preventivo".
La procedura è decisamente più semplice se il venditore è un armiere straniero. Una volta ricevuta l'offerta di quest'ultimo la si allega, unitamente alla restante documentazione, alla domanda di rilascio dell'accordo preventivo. Ottenuto l'accordo preventivo lo si dovrà spedire al venditore affinché quest'ultimo possa ottenere il rilascio del medesimo documento dalle autorità del suo Stato di appartenenza. Completata tale formalità l'arma potrà essere spedita (anche per posta) al destinatario. Ovviamente, al ricevimento dell'arma l'acquirente dovrà procedere alla sua denuncia presso il proprio commissariato di P.S. di zona o stazione dei Carabinieri.
Vi ricordo che nel caso di armi comuni da sparo la legge prevede che sulle stesse siano presenti i seguenti contrassegni di identificazione:
- marca e modello
- calibro
- punzonatura del Banco di Prova
- numero di iscrizione al catalogo nazionale delle armi
Per i primi tre requisiti non ci sono grossi problemi: normalmente tutte le armi, anche quelle in vendita all'estero, ne sono provviste (ATTENZIONE AI CASI PARTICOLARI: credo che i modelli di Weihrauch in vendita in Italia riportino un modello diverso dallo standard, es. HW900 invece che HW90). Nel caso di armi prodotte o circolanti in paesi CEE i punzoni dei banchi di prova esteri approvati dal C.I.P. sono riconosciuti dalla legge italiana (vedi, in proposito:
http://www.earmi.it/armi/database/default.htm e http://www.earmi.it/armi/database/bossoli01.htm).
L'ultimo requisito può essere semplicemente soddisfatto richiedendo al venditore di incidere sull'arma il numero di catalogo prima della sua spedizione (attenzione: le caratteristiche dimensionali e funzionali dell'arma devono comunque essere identiche a quelle riportate sul catalogo.
(http://www.poliziadistato.it/articolo/category/312/)
Quanto detto finora vale solamente per armi comuni da sparo, quindi per le AC full.
Per le depotenziate la normativa richiede tra i segni distintivi il numero di conformità e la presenza della punzonatura di cui all'articolo 4 del Regolamento (decreto 9 agosto 2001, n. 362). Nel caso di importazione effettuata da privato, pertanto, si dovrebbe richiedere al Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia la "bancatura" dell'arma, procedura possibile ma..."laboriosa"."
Poi per la vendita per corrispondenza c'è una piccola precisazione del Giudice Mori.
Il codice della armi e degli esplosivi, Piacenza, 2002, pag. 42; e del resto la direttiva CEE 477/1991prevede espressamente
(art. 11.1) la possibilità di <<trasferimento di un'arma da fuoco in seguito a vendita per corrispondenza>>.
"Di fatto, è però consentito "importare" armi nel rispetto delle vigenti disposizioni. Se l'importazione avviene da paesi CEE, la procedura da seguire risulta semplificata.
La regolamentazione è contenuta nella Direttiva CEE 477/91 (autorizzazione al trasferimento di armi da fuoco
art. 11 comma II). Si tratta di richiedere alla Questura il rilascio di un apposto documento denominato "accordo preventivo".
La procedura è decisamente più semplice se il venditore è un armiere straniero. Una volta ricevuta l'offerta di quest'ultimo la si allega, unitamente alla restante documentazione, alla domanda di rilascio dell'accordo preventivo. Ottenuto l'accordo preventivo lo si dovrà spedire al venditore affinché quest'ultimo possa ottenere il rilascio del medesimo documento dalle autorità del suo Stato di appartenenza. Completata tale formalità l'arma potrà essere spedita (anche per posta) al destinatario. Ovviamente, al ricevimento dell'arma l'acquirente dovrà procedere alla sua denuncia presso il proprio commissariato di P.S. di zona o stazione dei Carabinieri.
Vi ricordo che nel caso di armi comuni da sparo la legge prevede che sulle stesse siano presenti i seguenti contrassegni di identificazione:
- marca e modello
- calibro
- punzonatura del Banco di Prova
- numero di iscrizione al catalogo nazionale delle armi
Per i primi tre requisiti non ci sono grossi problemi: normalmente tutte le armi, anche quelle in vendita all'estero, ne sono provviste (ATTENZIONE AI CASI PARTICOLARI: credo che i modelli di Weihrauch in vendita in Italia riportino un modello diverso dallo standard, es. HW900 invece che HW90). Nel caso di armi prodotte o circolanti in paesi CEE i punzoni dei banchi di prova esteri approvati dal C.I.P. sono riconosciuti dalla legge italiana (vedi, in proposito:
http://www.earmi.it/armi/database/default.htm e http://www.earmi.it/armi/database/bossoli01.htm).
L'ultimo requisito può essere semplicemente soddisfatto richiedendo al venditore di incidere sull'arma il numero di catalogo prima della sua spedizione (attenzione: le caratteristiche dimensionali e funzionali dell'arma devono comunque essere identiche a quelle riportate sul catalogo.
(http://www.poliziadistato.it/articolo/category/312/)
Quanto detto finora vale solamente per armi comuni da sparo, quindi per le AC full.
Per le depotenziate la normativa richiede tra i segni distintivi il numero di conformità e la presenza della punzonatura di cui all'articolo 4 del Regolamento (decreto 9 agosto 2001, n. 362). Nel caso di importazione effettuata da privato, pertanto, si dovrebbe richiedere al Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia la "bancatura" dell'arma, procedura possibile ma..."laboriosa"."
Poi per la vendita per corrispondenza c'è una piccola precisazione del Giudice Mori.
Il codice della armi e degli esplosivi, Piacenza, 2002, pag. 42; e del resto la direttiva CEE 477/1991prevede espressamente
(art. 11.1) la possibilità di <<trasferimento di un'arma da fuoco in seguito a vendita per corrispondenza>>.
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Re: comprare una carabina in spagna
gilarmar ha scritto:Questo è quello che ho trovato in giro su questo argomento:
Completata tale formalità l'arma potrà essere spedita (anche per posta) al destinatario.>>.
Le armi da fuoco non possono essere viaggiare per posta od altro corriere all'interno del territorio Italiano.
Anche un semplice trasferimento tra armeria ed armeria va fatto con "mezzi idonei" che sono in furgoni blindati portavalori.
Nessun spedizioniere tradizionale (UPS, DHL, GLS, Bartolini ecc.) Italiano accetta e trasporta armi.
La vedo molto dura spedire per posta dalla Spagna una carabina e poi al confine di Ventimiglia trasferirla su un furgone portavalori.
La cosa sembra semplice, ................è scritto tutto su internet......., ma se poi alla fine solo qualche rara persona lo fa è perchè non è semplice come scritto su internet.
In più: se dopo che hai pagato l'arma, avuto l'accordo preventivo dalla tua Questura il tuo armiere ti spedisce l'arma con documenti sbagliati e quindi non la puoi denunciare dai Carabinieri perchè ha una provenienza illecita, oppure con un spedizione non consentita in Italia, e se dichiari che arriva dall'estero devi dimostrare come è stata trasportata almeno sul territorio nazionale oltre al sequestro della carabina per incauto acquisto è possibile che ti sequestrino anche le altre armi che hai e ti revochino in Porto d'Armi perchè sei una persona non affidabile.
Lascia perdere quello che è scritto in internet, vai nella tua Questura è fai delle domande precise tipo: se la carabina mi viene consegnata senza il permesso di esportazione oppure con un permesso non corretto cosa succede?


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Re: comprare una carabina in spagna
Di fatti è quello che ho detto la possibilità c'è anche per le A.C., anche tu hai (Jonathan) sicuramente letto il topic a cui mi riferivo, comunque visto che non ricordo bene la procedura che è stata fatta con anche la spedizione della carabina presso il proprio domicilio, bisogna assolutamente andare in questura all'ufficio preposto per l'iter giusto. Io ho solo riferito che qualcuno l'ha fatto, tramite procedura macchinosa, senza problemi in 5/6 mesi. Ed ha importato una carabina full, senza farsela spedire armeria/armeria, ma estero/casa.
Poi se puoi/vuoi fare, Jonathan, per l'amico un piccolo riassunto delle operazioni, magari te ne sarà grato.
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Re: comprare una carabina in spagna
gilarmar ha scritto:Di fatti è quello che ho detto .... magari te ne sarà grato.
Ha ragione il giudice Mori... il passatempo degli Italiani e` quello di inventarsi "paletti" che non esistono. :-)
ciao max
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Re: comprare una carabina in spagna
Questo da earmi.it cito la Sintesi 2016 del Giudice Mori sull'Importazione:
"Importazione di armi: L’importazione temporanea dall’estero 51 è regolata come l’esportazione; chi entra deve presentare le armi alla polizia e denunziare dove le deterrà. L’importazione con C.E. è regolata come l’esportazione. Le armi non devono recare il numero di catalogo o punzoni di Banchi riconosciuti; è obbligatoria la matricola. Le armi non vanno denunziate se il detentore si sposta per cacciare o per gare di tiro o se rie patria entro 72 ore. L’importazione definitiva richiede la licenza del questore (del prefetto per il privato che importa oltre tre pezzi nel corso di un anno solare). Le armi moderne devono recare il marchio di un Banco di Prova riconosciuto; se il
marchio del Banco non è riconosciuto, vengono inviate a Gardone VT per la regolarizzazione. Le armi di modello già catalogato in passato od ora già classificato dal Banco di prova, non devono più passare per il Banco se già munite del punzone di un Banco estero riconosciuto. Che l'arma è già riconosciuta quale comune va autocertificato nella domanda di importazione.
È vietata, salvo che ai collezionisti di armi antiche e rare, l’importazione di armi bianche moderne; ne è (per logica) consentita però
l’importazione ai commercianti. È norma obsoleta e ridicola nonché contraria alle regole europee sul commercio.
Segni distintivi: Le armi devono recare dei marchi che consentono di identificarle. Un’arma priva di matricola o marchio del produttore, nei casi in cui sono prescritti, è arma clandestina. La matricola deve comparire su tutte le armi comuni, anche quelle ad aria compressa, solo se prodotte dopo il 1920. Se la matricola non è abrasa, la sua mancanza è la prova migliore che l’arma è anteriore al 1920. Può essere apposta, per almeno una volta, su qualsiasi parte essenziale dell’arma, canna compresa; la canna, anche se mobile, non deve necessariamente recare la matricola. È possibile che vi sia un matricola sul corpo dell’arma e una diversa sulla canna, ciascuna valida e sufficiente. Solo le canne intercambiabili prodotte dopo il 1920 debbono recare un numero; sono tali le
canne ulteriori di un’arma, rispetto a quella di base. Non è vietato scrivere numeri o altre indicazioni su di un’arma al fine di individuarla.
Attenzione: spesso la matricola è nascosta sotto le parti in legno. Dal 2011, sulle nuove armi, essa dovrà essere visibile.
Norme ONU ed europee; D:L.vo 204/2010 Il marchio o sigla (nome o simbolo) che individua il produttore od importatore; essi devono essere apposti solo sulle armi poste in commercio dopo il 1° ottobre 1979. Dal gennaio 2012 le nuove armi dovranno recare anche
anno e paese di fabbricazione e, almeno sulla canna, il calibro. Le armi poi, ma non tutte, recano il marchio del Banco di Prova; questo non è un segno distintivo la cui mancanza rende clandestina l’arma; un tempo armi importate per uso privato ne erano legittimamente prive, così come le armi ex militari (contro, una volta, la Cassazione, ma è stato sicuramente un abbaglio).
Le armi prive di uno segno distintivo, se prescritto, non possono essere regolarizate"
Qui è tutto
Poi tanto che ci sono due o tre link:
http://www.earmi.it/diritto/faq/marino.htm
http://www.earmi.it/diritto/faq/sportive.html
http://www.earmi.it/diritto/faq/sintesi.htm
http://www.armietiro.it/il-regolamento- ... a-armi-379
"Importazione di armi: L’importazione temporanea dall’estero 51 è regolata come l’esportazione; chi entra deve presentare le armi alla polizia e denunziare dove le deterrà. L’importazione con C.E. è regolata come l’esportazione. Le armi non devono recare il numero di catalogo o punzoni di Banchi riconosciuti; è obbligatoria la matricola. Le armi non vanno denunziate se il detentore si sposta per cacciare o per gare di tiro o se rie patria entro 72 ore. L’importazione definitiva richiede la licenza del questore (del prefetto per il privato che importa oltre tre pezzi nel corso di un anno solare). Le armi moderne devono recare il marchio di un Banco di Prova riconosciuto; se il
marchio del Banco non è riconosciuto, vengono inviate a Gardone VT per la regolarizzazione. Le armi di modello già catalogato in passato od ora già classificato dal Banco di prova, non devono più passare per il Banco se già munite del punzone di un Banco estero riconosciuto. Che l'arma è già riconosciuta quale comune va autocertificato nella domanda di importazione.
È vietata, salvo che ai collezionisti di armi antiche e rare, l’importazione di armi bianche moderne; ne è (per logica) consentita però
l’importazione ai commercianti. È norma obsoleta e ridicola nonché contraria alle regole europee sul commercio.
Segni distintivi: Le armi devono recare dei marchi che consentono di identificarle. Un’arma priva di matricola o marchio del produttore, nei casi in cui sono prescritti, è arma clandestina. La matricola deve comparire su tutte le armi comuni, anche quelle ad aria compressa, solo se prodotte dopo il 1920. Se la matricola non è abrasa, la sua mancanza è la prova migliore che l’arma è anteriore al 1920. Può essere apposta, per almeno una volta, su qualsiasi parte essenziale dell’arma, canna compresa; la canna, anche se mobile, non deve necessariamente recare la matricola. È possibile che vi sia un matricola sul corpo dell’arma e una diversa sulla canna, ciascuna valida e sufficiente. Solo le canne intercambiabili prodotte dopo il 1920 debbono recare un numero; sono tali le
canne ulteriori di un’arma, rispetto a quella di base. Non è vietato scrivere numeri o altre indicazioni su di un’arma al fine di individuarla.
Attenzione: spesso la matricola è nascosta sotto le parti in legno. Dal 2011, sulle nuove armi, essa dovrà essere visibile.
Norme ONU ed europee; D:L.vo 204/2010 Il marchio o sigla (nome o simbolo) che individua il produttore od importatore; essi devono essere apposti solo sulle armi poste in commercio dopo il 1° ottobre 1979. Dal gennaio 2012 le nuove armi dovranno recare anche
anno e paese di fabbricazione e, almeno sulla canna, il calibro. Le armi poi, ma non tutte, recano il marchio del Banco di Prova; questo non è un segno distintivo la cui mancanza rende clandestina l’arma; un tempo armi importate per uso privato ne erano legittimamente prive, così come le armi ex militari (contro, una volta, la Cassazione, ma è stato sicuramente un abbaglio).
Le armi prive di uno segno distintivo, se prescritto, non possono essere regolarizate"
Qui è tutto
Poi tanto che ci sono due o tre link:
http://www.earmi.it/diritto/faq/marino.htm
http://www.earmi.it/diritto/faq/sportive.html
http://www.earmi.it/diritto/faq/sintesi.htm
http://www.armietiro.it/il-regolamento- ... a-armi-379
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Re: comprare una carabina in spagna
gilarmar ha scritto:Questo da earmi.it cito la Sintesi 2016 del Giudice Mori sull'Importazione:
-megacut-
"Figliolo" sembra che ti abbiano punto sul vivo... ottima reazione comunque





ciao max
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Re: comprare una carabina in spagna
No, non mi hanno punto sul vivo, io cerco di vivere sempre con molto pragmatismo, non ce l'ho con nessuno, ma penso: quando una persona è al corrente o è in grado di riperire notizie su un fatto, una procedura o una modifica che stiamo discutendo sarebbe bello che le guerre intestine tra siti od utenti vengano meno ed ognuno di noi aiuti in modo costruttivo le persone meno esperte.
Il condividere è il nocciolo del sistema Linux, più condividiamo risorse sparse, concentrandole in alcuni luoghi alla portata di tutti, più tutti noi impariamo. E' per questo che faccio il giullare da un sito ad un altro, leggendo e prendendo spunto per condividere con tutti le cose che riesco a trovare o di cui conosco personalmente le risposte.
Cerchiamo pertanto di condividere senza ipocrisia le notizie per aiutarci l'uno con l'altro.
Come dice Linus Torvalds (n.d.s. inventore del Kernel di Linux)
“[Legge di Linus] Stabilita una base di beta-tester e co-sviluppatori sufficientemente ampia, ogni problema verrà rapidamente definito e qualcuno troverà la soluzione adeguata."

Il condividere è il nocciolo del sistema Linux, più condividiamo risorse sparse, concentrandole in alcuni luoghi alla portata di tutti, più tutti noi impariamo. E' per questo che faccio il giullare da un sito ad un altro, leggendo e prendendo spunto per condividere con tutti le cose che riesco a trovare o di cui conosco personalmente le risposte.
Cerchiamo pertanto di condividere senza ipocrisia le notizie per aiutarci l'uno con l'altro.
Come dice Linus Torvalds (n.d.s. inventore del Kernel di Linux)
“[Legge di Linus] Stabilita una base di beta-tester e co-sviluppatori sufficientemente ampia, ogni problema verrà rapidamente definito e qualcuno troverà la soluzione adeguata."


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Re: comprare una carabina in spagna
Lascia perdere, sei troppo vincolato dagli errori degli altri.
Conosco gli Spagnoli e sono molto facilitoni.................., chi ne pagherebbe le consequente saresti tu.
Meglio Buinger in Germania, ma se sommi le 2 marche da €16 per la questura ed il trasporto autorizzato in Italia a € 87 vai fuori prezzo e non avresti la garanzia in Italia.
Chiaramente si tratta di armi full con porto d'armi perchè anche per importare le depo ci vuole il P. d'A. a cui si aggiunge il costo della bancatura a Gardone.
Lo ho già scritto, se solo qualche rara persona le importa ci sarà un motivo.
Se fosse così facile le armerie Italiane dovrebbero allineare i prezzi a quelle estere, ma invece li tengono più alti perchè non ci sono semplici alternative.
Conosco gli Spagnoli e sono molto facilitoni.................., chi ne pagherebbe le consequente saresti tu.
Meglio Buinger in Germania, ma se sommi le 2 marche da €16 per la questura ed il trasporto autorizzato in Italia a € 87 vai fuori prezzo e non avresti la garanzia in Italia.
Chiaramente si tratta di armi full con porto d'armi perchè anche per importare le depo ci vuole il P. d'A. a cui si aggiunge il costo della bancatura a Gardone.
Lo ho già scritto, se solo qualche rara persona le importa ci sarà un motivo.
Se fosse così facile le armerie Italiane dovrebbero allineare i prezzi a quelle estere, ma invece li tengono più alti perchè non ci sono semplici alternative.
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Re: comprare una carabina in spagna
La cosa vale solo la pena se la carabina in questione non è in vendita in italia, come ti suggerisce Jonathan, la spagna non è la nazione più indicata per queste operazioni. Olanda e Germania sicuramente sono le nazioni più serie. Il grosso problema nella simil procedura che ho indicato, ribadisco il concetto di controllare prima in questura, per rispondere alla tua domanda iniziale: "se compro una carabina su un sito spagnolo dopo si deve regolarizzare in italia?"
è in soldoni: "NO prima di comprarla devi fare tutta quella procedura e solo dopo tempo (5/6 Mesi), rotture di scatole, ma SOPRATTUTTO devi trovare un'armeria che, come ho scritto, deve tenerti quell'arma, non venderla, perchè ti deve dare il numero di matricola."
Senza quello non puoi fare niente. Ti accennavo all'Olanda, infatti l'amico che ha scritto la procedura da lui fatta, ha comprato la carabina in un sito Olandese di comprovata serietà.
Il mio consiglio: deve valere proprio la pena per fare questa operazione di acquisto e per me l'unica è la carabina non è importata in italia. Tieni conto che vado spesso a San Marino, ma benchè la procedura di acquisto sia molto facilitata, la sola menata di perdere tempo di andare a chiedere documentazioni a sinistra ed a destra, per risparmiare qualche a volte solo €50, non mi passata per la capa l'acquisto. Come ho già detto altra valutazione è da farsi quando la carabina non è importata e se ne vale veramente la pena allora: Buon Acquisto.
Ma medita bene.

Senza quello non puoi fare niente. Ti accennavo all'Olanda, infatti l'amico che ha scritto la procedura da lui fatta, ha comprato la carabina in un sito Olandese di comprovata serietà.

Ma medita bene.

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Re: comprare una carabina in spagna
Mamma mia, in che italiacane ho scritto
Scusate la prossima volta leggerò meglio. A mio discapito la risposta l'ho scritta dallo smatphone.




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Re: comprare una carabina in spagna
Full o depo non importa la trafila è uguale perché se devi bancarla arriva in Italia come arma. Ma come ho già detto bisogna andare in questura e chiedere. Spedire un arma in italia per riparazione si può con 60euro per cui...... controllate l'operazione è fattibile, purtroppo non posso più accedere a tutta la sequenza giusta, ma se trovo i file che avevo salvato la scrivo. È stata fatta da una persona iscritta anche qui nel nostro forum
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Re: comprare una carabina in spagna
Ho letto che la cosa si può fare anche tra privati. Ma la procedura è più lunga. Comunque da tutto quello che ho letto è fattibile, però prima, continuerò a ripeterlo fino alla nausea andate in questura, trovate un giorno che non ci siano troppe persone a disturbare l'operatore, xhiedete con dolcezza e fermezza quello che volete fare e se ne ha voglia farà sparire ogni dubbio.
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Re: comprare una carabina in spagna
Finalmente, tramite amico di penna, sono riuscito a recuperare la procedura completa per acquistare carabina all'estero.
Ribadisco il concetto che ne deve valere assolutamente la pena, per €50/100 di differenza secondo me non vale l'attesa e la menata, io importerei una carabina solo se non fosse importata in italia.
Procedura probabilemente completa:
- Acquistare la carabina possibilmente tramite un Importatore/Armiere da un paese UE (soprattutto affidale), è possibile anche l'acquisto da privati ma l'iter è sconsigliabile.
- Farla bancare dal BNP, è possibile anche una procedura on-line al costo €24.40(iva inclusa), rimanere in paziente attesa per 3/4 mesi per la risposta. Nel frattempo verrà interpellato dal BNP l'UITS.
- Ottenuta approvazione BNP, incominciano i casini tra voi e l'armiere, primo trovare un'armeria estera che sia disposta a tenere un'arma congelata, con acconto, e farsi dare la matricola.
- Con la matricola si va in questura per compilare i moduli, ricordare di portare 2 marche da bollo da 16 Eur cad. per la domanda di importazione. Qui ora viene la parte che ha causato crontroversia tra molti: la spedizione deve essere fatta dall'armeria estera ad una armeria Italiana che accetti la spedizione, oppure si può fare a casa? In due hanno detto che è possibile riceverla a casa (CHIEDERE ALLA QUESTURA
) come ha sottolineato il giudice Mori siamo noi italiani a volte a farsi delle seghe mentali. CHIEDERE ALLA QUESTURA.
- Se ritiri l'arma in armeria paghi €60/70 per una dichiarazione, è un foglio dove scrivono di averti consegnato l'arma tal giorno.
- Andare in caserma CC per la denuncia entro 72 ore, con tutte la documentazione e.....
Questa è la procedura eseguita da alcune persone che hanno spiegato il modus operandi
Con questo chiudo l'ennesimo intervento. Comunque mi raccomando prima di avviare tutto CHIEDERE ALLA QUESTURA.
Ribadisco il concetto che ne deve valere assolutamente la pena, per €50/100 di differenza secondo me non vale l'attesa e la menata, io importerei una carabina solo se non fosse importata in italia.
Procedura probabilemente completa:
- Acquistare la carabina possibilmente tramite un Importatore/Armiere da un paese UE (soprattutto affidale), è possibile anche l'acquisto da privati ma l'iter è sconsigliabile.
- Farla bancare dal BNP, è possibile anche una procedura on-line al costo €24.40(iva inclusa), rimanere in paziente attesa per 3/4 mesi per la risposta. Nel frattempo verrà interpellato dal BNP l'UITS.
- Ottenuta approvazione BNP, incominciano i casini tra voi e l'armiere, primo trovare un'armeria estera che sia disposta a tenere un'arma congelata, con acconto, e farsi dare la matricola.
- Con la matricola si va in questura per compilare i moduli, ricordare di portare 2 marche da bollo da 16 Eur cad. per la domanda di importazione. Qui ora viene la parte che ha causato crontroversia tra molti: la spedizione deve essere fatta dall'armeria estera ad una armeria Italiana che accetti la spedizione, oppure si può fare a casa? In due hanno detto che è possibile riceverla a casa (CHIEDERE ALLA QUESTURA



- Se ritiri l'arma in armeria paghi €60/70 per una dichiarazione, è un foglio dove scrivono di averti consegnato l'arma tal giorno.
- Andare in caserma CC per la denuncia entro 72 ore, con tutte la documentazione e.....

Questa è la procedura eseguita da alcune persone che hanno spiegato il modus operandi

Con questo chiudo l'ennesimo intervento. Comunque mi raccomando prima di avviare tutto CHIEDERE ALLA QUESTURA.
Ciao Marcello -- Coltiva Linux, tanto Windows si pianta da solo



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