La mia prima carabina a molla

Stanza dedicata alle carabine Molla/Pistone e Gas Ram dove poter chiedere info e consigli su uno specifico modello di Arma ad aria compressa

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La mia prima carabina a molla

Messaggioda Balboo » 14 giugno 2016, 11:05

Come scrivevo in un'altra discussione, ieri sera ho ritirato la mia prima carabina: una Diana F240 Classic.
Non appena arrivato a casa, ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata provarla. Ho infilato una bottiglietta di plastica da mezzo litro nel ramo di un cedro, mi sono allontanato di una ventina di metri e ho sparato una ventina di colpi con pellet H&N Baracuda Match 4,5 da 0.69 regalatimi dal venditore.
Risultato: su 18 tiri ben 14 centri e senza ottica.
Mi aspettavo comunque almeno qualche buchino sulla bottiglietta invece niente. Dipende dai pellet non idonei per questo tipo di tiri o dalla distanza?


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda gilarmar » 14 giugno 2016, 11:12

Potrebbe essere la superficie della bottiglietta che offre un rimbalzo. Comunque per una depo i pellet da 0.69g secondo me sono troppo pesanti, quindi aggiungici pure questo. Tieni conto che la mia Norconia QB3XS a 30m bucava i tappi della Calvè. Bisognerebbe verificare la potenza effettiva della F240 e cambiare i pellet con JSB Exact 4.50mm da 0.547g come ti ha suggerito il Canzignos, che possiede anche lui una F240, compra una scatola e riprova, se vanno bene prendeli on-line da Ratti risparmi un botto, se ne compri 5 scatole le paghi €9 caduna comprese le spese, contro i €15 che vendono in giro le armerie


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda maxi_977 » 14 giugno 2016, 11:56

Balboo ha scritto:1) Diana F240 Classic.
2) bottiglietta di plastica da mezzo litro nel ramo di un cedro,
3) allontanato di una ventina di metri
4) pellet H&N Baracuda Match 4,5 da 0.69g

Mi aspettavo comunque almeno qualche buchino sulla bottiglietta invece niente. Dipende dai pellet non idonei per questo tipo di tiri o dalla distanza?


ok... Io mi sare stupito se ce ne fossero stati di buchi ... :sorriso:

intanto pellet da 0,69g in una carabina che non abbia almeno 28J in partenza non ce li tirerei... a meno che tu non voglia spompare la molla in poco tempo... povera Dainetta :sorriso:

Poi il PET e` un materiale piuttosto coriaceo, e se fa parte di una bottiglietta "aperta" , si deforma meglio che se fosse tapata e che guarda caso e` posta pure su un ramo, che di per se e` un bell'ammortizzatore... :sorriso:

Hai capito perche mi sarei stupito del contrario?

ora se vuoi vedere il potere penetrante del tuo sistema carabina-pellet prendi della polenta precotta, ne metti almeno tre confezioni in fila e spari cominciando da 20m ripetendo la cosa ai 15 ai 10 ed ai 5m, poi misuri le profondita` raggiunte.

questo test a base di "polenta balistica" lo potrai ripetere con poca spesa anche per altri pellet e potra` costituire un sistemino "relativo" (bada bene non assoluto) per vedere dopo ogni intervento se le performances siano cambiate rispetto a quando... :sorriso:

Perche proprio la polenta precotta?
perche e` un prodotto industriale che ha caratteristiche costanti, se non la fai disidratare togliendone l'involucro, quindi i risultati ottenuti oggi li potrai confrontare anche dopodomani usando un altro panetto appartenete ad un diverso lotto di produzione.

ciao max


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda gilarmar » 14 giugno 2016, 14:39

Max, pure cuoco stellato ora. Davvero inpressionante la questione della Polenta e modestamente da polentone di usi ne sapevo ma questo non solo è incredibile, ma soprattutto incredibilmente semplice e valido allo stesso istante. Ribadisco quello che ti ho già chiesto più volte ADOTTAMIIIIII megalol megalol megalol megalol


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda maxi_977 » 14 giugno 2016, 14:52

gilarmar ha scritto:modestamente da polentone di usi ne sapevo ma questo non solo è incredibile, ma soprattutto incredibilmente semplice e valido allo stesso istante.


beh nei confronti della gelatina balistica ha due vantaggi... costa molto meno e se non la usi puoi sempre farla a fette, arrostirla, metterci su un companatico e farci merenda :sorriso:

gilarmar ha scritto:Ribadisco quello che ti ho già chiesto più volte ADOTTAMIIIIII


Ok se proprio ci tieni.... da oggi sei ufficialmente adottato come "Nipote ad honorem".

ciao max


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda gilarmar » 14 giugno 2016, 15:23

friend friend
Grazie Max ci tenevo. Bella ZIO bellepapa bellepapa megalol megalol megalol megalol


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda canzignos » 15 giugno 2016, 18:06

Ciao... Max, sai che io la Dianina F240 la posseggo e posso dire che in origine , e ben mi ricordo , eroga alla bocca circa
5,6 - 5,7j. e non oltre.
In questo caso se Balboo usa gli H&N Baracuda Match 4,5 da 0.69 ho visto che a 20 mt. il pellet arriva con un'energia di circa 4,5j.
In effetti un po' poco per forare anche se potrebbe farlo. :-( pakka
Certamente come dici tu l'elasticita' della bottiglietta e' probabile sia la concausa dell'insuccesso. pakka
La mia Diana F240 adesso dopo averla accuratizzata eroga 7,4j. con igli H&N Finale Match Pistol da 0,49g. e 7,25j. con JSB EXACT cal. 4,50 da 0,475g.
Ma non e' stata cosa semplice anche perché in fase di rimontaggio della carabina il gruppo scatto cercava di aprirsi non essendo completamente carterato come quello della F280. :-(
:ok: purtroppo la F240 , ma come quasi tutte le carabine di questa fascia pecca leggermente in potenza ma e' di ottima qualita'. friend


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda Balboo » 16 giugno 2016, 10:23

Potete spiegarmi come si fa per portare la mia Diana a 7.4j? È una cosa semplice che posso gare da me?


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda gilarmar » 16 giugno 2016, 11:12

Bisogna vedere le tue capacità meccaniche e manuali


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda maxi_977 » 16 giugno 2016, 15:52

gilarmar ha scritto:Bisogna vedere le tue capacità meccaniche e manuali

beh oltre a quelle gli serve anche un buon cronografo... :sorriso:
ciao max


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda gilarmar » 16 giugno 2016, 16:03

Giusto, vero quindi devi pensare a spendere per il cronografo. Poi capacità manuali e conoscenze che si riescono a fare sul campo se uno ha coraggio. Se vuoi partire per questa avventura pensaci bene, perchè noi possiamo aiutarti ma solo scrivendo e rispondendo ai tuoi dubbi. Io con il mio Tripode, alias Gilera Fuoco 500ie, basandomi sui consigli del forrum di riferimento, da solo senza molte esperienze meccaniche, ho cambiato frizione, variatore, cinghie, ammortizzatori posteriori e sistemato quelli anteriori (questo non è una passeggiata essendo composte da Ralle per cingolati). Vedi tu, io per ora nella springer e nella PCP non ho avuto il coraggio di fare manutenzioni di raffinamento ma solo relube, per la springer, lavorazion troppo precise e assolutamente non grossolane, come invece sono io.


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda maxi_977 » 16 giugno 2016, 16:58

gilarmar ha scritto: Vedi tu, io per ora nella springer e nella PCP non ho avuto il coraggio di fare manutenzioni di raffinamento ma solo relube, per la springer, lavorazion troppo precise e assolutamente non grossolane, come invece sono io.


Vorrei "chiosare" a quello che ha detto Marcello dicendo a mia volta che se apri la carabina sarebbe opportuno, che tu avessi l'assistenza di un amico piu` esperto e magari con capacita realizzative di pezzi ex novo per un tuning di base... se la tua carabina ora sta attorno ai 5,5-6J non lamentarti... guarda il lato positivo, le reazioni anche senza tuning sono ridottissime... se le portassi a 7,5 queste col guidamolla originale aumenterebbero sensibilmente , la carabina ti sembrerebbe aver acquistat5o dei toni isterici... la mia HW30 quando era scesa a 4,5 joule sembrava una PCP... non ci potevo bucare che carta ma veramente era godibilissima.

Quello che sfugge alla maggioranza dei neofiti e` che questa fatidica soglia del 7,5J e` di fatto una specie di trappola... attorno a questo valore comincia la combustione del grasso... con i relativi apporti di energia... e questa potrebbe essere discontinua, con variazioni della quota apportata dalla combustione e quindi avere poca costanza nei tiri, proprio grazie al fatto che la si voluta portare ai fatidici 7,5Joule.

Le vecchie carabine Match, non ultima la tanto decantata FWB 300 devono lavorare quasi a secco proprio per avere la massima costanza, pochiccimo grasso giusto per evitare di grippare, ma non sufficiente ad apportare energia con la combustione, a tale scopo hanno il pistone lucidato a specchio.

Volendo fare poi il "precisino" vedo spessissimo indicare la combustione del grasso (fenomeno non sporadico) come effetto dieseling... questo non e` corretto perche chi dimostro` per primo questo fenomeno con l'esperimento dell'azoto, ovvero i Cardew, chiamo` effetto dieseling lo "sporadico" fenomeno della combustione di una dose di grasso maggiore del solito, con produzione di un bang sonico molto avvertibile oltre al fumo della combustione, tanto che poi sperimentarono anche in tal senso, iniettando appositamente dell'etere nel cilindro, la cosa diede risultati molto incostanti per cui la sperimentazione fu abbandonata.

Morale goditi la tua carabina cosi com'e` e cerca un amico disposto a darti una mano.

ciao max


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda canzignos » 17 giugno 2016, 9:10

Buoni consigli !!!... Balboo.
Ottimizzare una carabina AC a molla non e' poi una faccenda tanto semplice. pakka
Io, ti consiglierei intanto di usare piombini adatti alla tua F240 e appunto , dato che per esperienza sulla mia alcuni hanno un rendimento migliore di altri , ti consiglierei di utilizzare i JSB EXACT in cal. 4,50 e non in cal. 4,51 o 4,52.
Forzano meno nella canna ed essendo la carabina di modesta potenza fanno meno attrito e viaggiano piu' rapidi.
Poi se invece la tua carabina fosse nata addirittura con il foro canna magari piu' largo dovuto alla lavorazione allora potrebbero essere validi con tolleranza maggiorata (4,51-4,52) :-(
Se poi fossero adatti quelli in cal. 4,52 potresti usare i JSB EXACT RS cal. 4,52 che sono molto leggeri ,(grammi 0,475) e sarebbero molto veloci.
Per dire.... se con i pallini che hai usato , con scarse prestazioni , ipotizzo es. 5,4- 5,6j., con questi dovresti raggiungere 6,5j. , cioe' una potenza di tutto rispetto, accettabile ! :sorriso:
Ti consiglio di fare delle prove e valutare il rendimento di questi piombini e meglio, sarebbe per i riscontri che tu conoscessi qualcuno provvisto di un cronografo per l'effettiva misurazione di potenza.
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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda maxi_977 » 17 giugno 2016, 11:21

canzignos ha scritto: ti consiglierei di utilizzare i JSB EXACT in cal. 4,50 e non in cal. 4,51 o 4,52.
Forzano meno nella canna ed essendo la carabina di modesta potenza fanno meno attrito e viaggiano piu' rapidi.


Permettimi di perfezionare quello che hai scritto... nel senso che e` vero e` necessario utilizzare il diametro giusto, ma per avere meno attrito all'interno della canna non e` detto che sia quello in calibro minore... :-)

I pellet per aria compressa derivano in quelche modo dalle pallottole Minie` inventate per sfruttare meglio la propulsione della polvere da sparo, quando le palle venivano introdotte dalla volata... la pallottola minie` aveva il fondo cavo e sagomato internamente a forma di cono, la grande pressione che si sviluppava al momanto dello sparo, ne dilatava la gonna facendola aderire alle rigarture (all'epoca si usavano molto canne a sezione poligonale) e quindi veniva automaticamente realizzata la miglior tenuta.

Analogamente alle palle Minie` anche i pellet per a.c. hanno la gonna che viene espansa e schiacciata nelle rigature, come la corona di forzamento nei proietti d'artiglieria, ma per diminuire l'attrito generale ha una testa dove solo una porzioncina va a contatto
con l'interno delle rigature, la cosiddetta fascia di centramento, ed questo il calibro indicato nella scatola, e` questo il punto critico per il pellet di un'arma ad aria compressa.

Evidentemente i costruttori di pellet hanno sentito la necessita` di differenziare la produzione in base al calibro della testa, perche` un diametro eccessivo avrebbe dissipato troppa energia fornita dalla molla, reso quindi meno efficiente la carabina (poco edificante per un pellet), un diametro minore avrebbe innescato una rotazione non perfettamente assiale del pellet all'intrerno della canna , con detrimento della precisione (peggio mi sento).

Quindi quando si dice che si cerca il pellet giusto per la propria canna si fa una selezione esclusivamente in base al calibro della testa, o meglio della fascia di centramento mentre la gonna (o corona di forzamento) e` grosso modo abbondantemente sovracalibrata e uguale (o quasi) per tutti i titpi.

Alla fine scegliendo il pellet piu` preciso ci si accorge in genere che al cronografo e` anche il piu` veloce... insomma il perfetto abbinamento tra minor attrito perso nella canna e la perfetta rotazione assiale.

ciao max


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda canzignos » 17 giugno 2016, 11:43

Ottima osservazione Max. la tua , in effetti sul discorso diam. testa pallet non avevo mai ben recepito l'importanza. pakka
Poi aggiungo che alcuni tiratori di buon livello addirittura non prediligono la tolleranza del diametro dei pellet raffigurato sulla scatolina, bensi' osservano il numero della serie di produzione perché danno parecchia importanza alla sagoma della cavita' interna che puo' differire per cause di lavorazione.
Cio' è probabile, secomdo me, anche che determini un diverso spessore della gonna del pellet con differente comportamento in accoppiamento con il foro della canna.
So che questi tiratori di alto livello quando trovano la serie valida per le loro esigenze , ne fanno un vero aggiotaggio . :sorriso: drunk


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda maxi_977 » 17 giugno 2016, 14:33

canzignos ha scritto:Poi aggiungo che alcuni tiratori di buon livello addirittura [cut] osservano il numero della serie di produzione perché danno parecchia importanza alla sagoma della cavita' interna che puo' differire per cause di lavorazione.


Gia`... in quel numero composito, c'e` anche il n. del "die" cioe` il formatore o la matrice cioe` la parte terminale della pressa dove si realizza il pellet, dalla pallina di piombo (lega di piombo) che era inizialmente.

E` evidente che se appartenenti allo stesso lotto di produzione avranno anche la stessa matrice e saranno tutti uguali, deformazioni post produzione a parte.

E` intuibile che se la mia carabina ha prestazioni eccellenti con quel pellet di quel determinato lotto, sarta` mio interesse recuperarne la maggior quantita` possibile, avendo testato a priori la sua qualita`.


ciao max


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Re: La mia prima carabina a molla

Messaggioda canzignos » 17 giugno 2016, 18:35

:sorriso: :ok: :ok:
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